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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Fulgor, dietro Vucinic scalpita Dell'Agnello?

Nel futuro biancorosso un tris di papabili tecnici: Demis Cavina, la new entry Lardo e soprattutto l'ex coach di Brescia. Ovviamente, ammesso la vicenda Vucinic abbia un lieto fine.

Doveva essere la settimana degli attesi annunci, di Ario Costa general manager, di un nuovo direttore sportivo e del nuovo tecnico, invece da via Zuelli nessuna voce, tutto tace. Dopo la meritoria opera di salvataggio di giugno, al panorama biancorosso già tratteggiato col carboncino dal nuovo assetto societario, mancano i colori. Meglio, ce n'è uno solo. Ed è quello scurissimo di Nenad Vucinic. Come anticipato da Forlitoday, il tecnico serbo-neozelandese ha prima colto con stupore poi ha negato le notizie della già certa rescissione del suo contratto. Lui che, stando alle sue dichiarazioni, rassicurato sul suo futuro in biancorosso in caso di ripescaggio, aspettava solo data e ora del suo ritorno in quel della dolce e solatia Romagna. Leggere di Cavina o Ticchi prossimi sul pino del PalaGalassi, soprattutto di aver già concordato la buonuscita è stato un crudo ritorno alla realtà; delusione tramutata da Vucinic in rigidità e voglia di non mollar la presa senza esigere quanto gli spetta. Già, ma quanto? E come in una valanga, la palla di neve scendendo prende forza, massa e velocità fino a diventare pericolosa, così Forlì ora deve scansare le pretese di Vucinic. Presissimi dalla spending review di fine stagione, i vertici biancorossi pare abbiano colpevolmente tralasciato di depennare una voce sostanziosa del budget: gli euro assicurati da contratto al timoniere serbo (azzardiamo un'ipotesi: tra gli 80 e i 90mila euro). Un gesto, stando a quanto dichiarato dal diretto interessato, oltretutto semplicissimo: bastava la promessa dei due soldi della clausola rescissoria e soprattutto un “grazie Nenad ma le nostre strade si dividono”. Certo non l'illusione di voler lasciar ancora la barra al tecnico della prima retrocessione della storia della FulgorLibertas. La conclusione del balletto è fissata per venerdì. Pensare di tenere il mister serbo (magari chiedendogli uno sconto) profilerebbe un quadro surreale mentre la transazione potrebbe aprire un'inattesa falla nel già anemico bilancio forlivese. Buco che solo una volta quantificato ridarà libertà di azione ai dirigenti forlivesi.

Intanto, intorno a Forlì, il mondo continua a muoversi. Dato per scontato che Ario Costa sarà il nuovo General Manager, la casella di tecnico potrebbe riempirsi con uno tra il castellano Demis Cavina che dopo la deludente stagione a Veroli cerca una chance di riscatto (non è escluso però viri sul ruolo di assistente di Calvani nella Roma del neo gm Alberani), la new entry nonché ex play della Libertas 1946, Lino Lardo o l'ex Brescia, Sandro Dell'Agnello. A far leggermente pendere la bilancia su quest'ultimo che contattato si è limitato a un sibillino “Forlì è una piazza speciale e interessante per il basket... fuori di dubbio”, sarebbe la presenza di Costa, guida del team lombardo l'anno scorso. Dalla disciolta Centrale del Latte potrebbe tornare in Romagna anche “Crazy” Lee Goldwire, folletto amatissimo dal pubblico forlivese dopo la mirabile salvezza di due anni fa. Da escludere invece un altro idolo, il carismatico, "Faruk" Farioli, ideale perno spogliatoio in quella che sarà giocoforza una squadra senza fenomeni ma dall'anima “spessa”: l'ala pare abbia firmato per Omegna di coach Di Lorenzo con un'altra vecchia conoscenza dell'FL, Cristian Villani.

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