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Fulgor, Freeman incedibile. Per ora.

Ceduto Easley è smentito l'addio a Austin Freeman. Forlì si "scopre" comunque con pochi soldi in tasca e pericolosamente divisa a livello societario.

C'era una volta... Non è l'incipit di una favola bensì quello di un incubo che i tanti forlivesi appassionati di basket, gli oltre 3000 che ogni maledetta domenica riempiono il Palafiera, hanno rischiato serimente di vivere in queste ore: veder sfaldarsi pezzo dopo pezzo, prima sul campo poi a livello societario, l'amatissima FulgorLibetas.

Già perché l'approssimarsi del Capodanno e delle conseguenti verifiche contabili, unite ai malumori dati dal gioco ondivago, hanno fatto deflagrare l'ambiente biancorosso. Motore del conflitto ci sarebbe un deficit economico. E in tempo di vacche magre, trovarsi di fronte alla domanda delle domande non è mai agevole: essere o non essere? Avvisare i viaggiatori che la prima classe è chiusa e il treno rischia di fermarsi alla prossima stazione, o metter le mani in tasca, lanciare un grido alla Città e tentare di mandar ancora avanti il convoglio? Un vortice da vertigine, accelerato da antipatie personali tra vecchi e nuovi dirigenti, tra chi la FulgorLibertas l'ha fatta nascere e svezzata e chi punta a farla diventar grande.

Insomma, inutile girarci intorno: altro che play off, qui bisogna salvare la baracca, trovare euro e farlo in fretta. Rassicurazioni in tal senso trapelano dalla riunione fiume tra le “teste” della società in corso mentre scriviamo, dalla quale dovrebbe uscire un auspicato colpo d'ala teso a ridar slancio alla squadra più amata di Forlì, la seconda realtà sportiva più seguita della Romagna. In particolare sarebbe stato bollato come “incedibile” Austin Freeman – negato soprattuto il suo approdo a Teramo – e consolidate le posizioni del duo Alberani-Vucinic, invece recentemente criticati da alcuni soci. Tutto a scanso di colpi di scena, facili in casa forlivese.  

Resta il fatto che le crepe societarie hanno portato come prima conseguenza operazioni di mercato a ciclo continuo. Dato per scontato che obiettivo stagionale sarà far la corsa su Sant'Antimo o Bologna, i denari ricavati dalle cessioni dei pezzi pregiati della rosa saranno convogliati per inserire un paio di giocatori. Dopo Easley, intenzione è quella di sfoltire la rosa offrendo sul tavolo di A dilettanti Tommaso Marino, Lestini e il rientrante Luca Campani. Il deludente Trapani sarà rilasciato appena Mike Nardi sarà abile. In entrata? Crollate le quotazioni di Janar Talts, pure il pivot Dimsa in uscita da Bologna, pare non esaltare: sarà un ripiego nel caso le prime opzioni in mano ad Alberani dovessero sfumare. Un giro di compra/vendi in ogni caso poco esaltante che ha fatto imbufalire Vucinic che da Belgrado ha tuonato la propria insoddisfazione: dopo aver mal digerito la cessione del pupillo Tony Easley, il tecnico serbo di passare per traghettatore per una squadra di terza fascia, ne ha voglia mezza.

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