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Credito senza scampo: Torino vince nel finale 63-70

Cain e Ferguson tengono Forlì viva fino al 35' poi il crollo delle forze e i numeri di Bowers regalano a Torino il successo che vale il primo posto. Con Trieste ko a Biella la salvezza resta discorso apertissimo.

Si interrompe a 5 la striscia di successi casalinghi del Credito di Romagna che, messa sotto dalla nettissima superiorità tecnico-atletica di Torino, perde 63-70. Forlì che continua a sperare nella salvezza grazie allo scivolone di Trieste a Biella (Jesi, pur menomata dalle assenze di Goldwire e Rocca, invece, battendo ai supplementari Brescia 95-93, allunga a 16 e si stacca di 4 punti). Analisi molto semplice, quella dei 40' di gara della 20a giornata. Forlì principia non al massimo, interpreta maluccio in difesa e in attacco ha poche idee, finendo sotto torchio PMS 24-38 già al 17'30”. Nella ripresa, i biancorossi risorgono, guidati da Cain (21 punti + 15 rimbalzi), Lorenzo Saccaggi (10) e Ferguson (16) e una retrovia finalmente più tonica. Tanto che al 35', dopo una serie di traversie (alcune arbitrali), i romagnoli ottengono il sorpasso 57-55. Da lì in poi le energie, causa soprattutto l'apporto pari a zero avuto dalla panchina (nel frangente Eliantonio e Basile confermano, l'uno, la costante apatia, l'altro, la netta flessione) evaporano. Un paio di sbavature (uno sfondamento di Saccaggi, un errore di Sergio) e i cesti di Bowers (18 punti, gli ultimi su tripla fortunosissima per l'ex Venezia, uno sceso dall'A1 solo per provare a risalirci subito) e Amoroso (2/2 dalla lunetta) chiudono la tenzone. Torino schizza in vetta, Forlì pur meritando gli applausi dei 2000 del PalaFiera, rimugina sull'occasione persa.

Fulgor, la sfida contro Torino (foto di Alessandra Salieri)

La partita – Che non ci sia trippa da Torino è subito evidente: Saccaggi firma con la tripla l'equilibrio (3-4, 1'30”) ma la pressione tutto campo degli uomini di Pillastrini è d'altro materiale rispetto alla zona molliccia FulgorLibertas. Mancinelli in rapida transizione, col suo 4 punto, monetarizza la superiorità facendo il primo balzo pro ospiti (5-12, 4'30”). Galli chiama time out, il PalaFiera comincia a rumoreggiare con gli arbitri, per l'ennesima volta, inadeguati all'impegno, e qualcosa per i locali cambia: Ferguson (per altro ben attenzionato da Torino) muove la retina dall'arco (10-14, 7'). Il momento migliore è, ovviamente, frutto della difesa: mentre Sergio finalmente trova un proprio tono, il solito immenso Tyler “MVP” Cain guida la rimonta. Al 9' è 16-16 col pivot ex lega baltica con 8 a referto. Punteggio che chiude il periodo. Galli (peraltro febbricitante) in mezzo al campo a chiamare il pubblico è comunque testimonianza che tutto è possibile. In avvio di II periodo Forlì ha il bandolo in mano e annota l'unico proprio vantaggio: 21-19 firmato da Saccaggi con il colpevole aiuto di Wojciechowski che fa tap-in a cesto. Torino, sorniona, tira fuori le unghie fiuta la prima piazza, vuol vincere. Aculei che vanno sotto il nome di Sandri, Wojciechowski (due partiti dalla panchina), soprattutto Tim Bowers (8 i punti messi a referto nel III dall'ex Venezia). In neanche 2' il break giallonero è di 0-10: 21-29. A far la differenza, in negativo, l'impatto nullo di Basile ed Eliantonio. Galli rimette pezzi del quintetto ma il risultato è pressoché identico: Forlì è timida e fa una gran fatica a girar la sfera. Bowers mette il cappello sul massimo vantaggio PMS, 24-38 (17'30”, sarà 32-40 al 20') mentre “dietro” Mancinelli è spesso e denso come melassa, Amoroso non lascia un istante l'abbraccio con Cain. La ripresa non fa deragliare la partita che resta faccenda da piemontesi: mettiamoci il bonus raggiunto sul 34-43 (a 12'30”), gli stenti ad attaccare il muscoloso muro PMS e la difficoltà è fatta. Il Credito si affida solo al tiro da 3 senza successo finché, finalmente, nei giochi viene coinvolto anche Cain. Al 27', sul 40-47, l'episodio che inietta energia a litri nel match: a Sandri non viene fischiato passi, la panchina romagnola si lamenta rimediando tecnico. Le proteste di Galli sortiscono medesimo risultato: altro tecnico. Tra un diluvio di fischi e proteste, Torino dalla lunetta punisce senza pietà: 40-51. Il punteggio traballa ma la scossa c'è ed è forte: 10-0 firmato tutto dalla difesa a uomo e i perimetrali forlivesi, Sergio (3), Saccaggi (2) e Jazz (5). Il PalaFiera, meno colmo del solito, è caldo come non mai esulta per il -1 di fine III, 50-51. L'FL sferza al ritmo dell'entusiasmo della coppia Ferguson-Cain fino a metter la freccia, a metà periodo: 57-55. La chiave di volta è tutta in due azioni al 37': Saccaggi, in debito d'ossigeno, sfonda; errore punito da Bowers che di fortuna mette la tripla del +5, 59-63. Crow tenta dalla media senza fortuna. Il 2su2 di Amoroso dalla lunetta e il classicissimo semi gancio di Mancinelli in faccia a Sergio dicono “the End” (59-67, 39'). Finisce 63-70 col PalaFiera ad applaudire una truppa comunque meritevole.

CREDITO DI ROMAGNA FULGORLIBERTAS FORLI' – Basile, Cain 21, Mascherpa ne, Ravaioli ne, Crow 11, Ferguson 16, Saccaggi 10, Battistini ne, Eliantonio, Sergio 5. All. M. Galli

PMS TORINO – Mancinelli 14, Evangelisti 9, Baldasso 3, Sandri 4, Amoroso 6, Mascolo, Wojciechowski 7, Bowers 18, Gergati 9, Bianchi. All. S. Pillastrini

PARZIALI – 16-16; 32-40; 50-51

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