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Fulgor, poteva andare pure Reggio: vince la Trenkwalder 97-86

Forlì torna sconfitta da Reggio Emilia, dove i ragazzi di coach Vucinic non sono riusciti a compiere il miracolo contro la capolista. MarcoPoloshop ancora senza vittorie lontana dal Palacredito. A pesare anche le tossine della sfida contro Pistoia.

Nessun miracolo al PalaBigi per Forlì. La capolista Trenkwalder, dimostra tutto il proprio valore e profondità, sfoggiando una prova di grande spessore con il tandem Usa, Robinson (22) e Taylor (23), a dominare e potendo godere anche degli exploit di Fabio Ruini (18) e del giovane Cervi (5 rimbalzi e 4 stoppate). Ad azzoppare le velleità dei romagnoli - ancora alla ricerca del primo acuto lontano dal PalaCredito - la stanchezza dovuta alla durissima prova di mercoledì con Pistoia, la pessima percentuale dalla lunga (5 su 26 pari al 19%), le difficoltà difensive contro un avversario senza pecche in tutti i ruoli e, soprattutto, l'amalgama di squadra ancora troppo grumosa per reggere l'urto di avversarie di questo calibro.

Se Trapani, infatti, ha dato segnali confortanti, certo Brad Wanamaker (13 punti con 5/10 da 2, 4 perse e 5 stoppate subite) con due soli allenamenti nelle gambe non ha mostrato granché. Ulteriore nota negativa un'infiammazione al tendine caviglia destra che ha costretto Stefano Borsato fuori dai giochi dall'ultimo quarto.

Primo quarto – Imbattuta in casa contro una mai vincente in trasferta: sulla carta pare match segnato quello tra Reggio e Forlì. Gli scampoli d'avvio negano invece gloria ai numeri: dopo 3' è infatti 0-5 pro Fulgor con tripla di Casoli che si disimpegna parecchio bene anche in difesa sul colosso Chiagic. Proprio “Ghiaccione” alimenta di prepotenza l'aggancio, firmato da Robinson al 4': 7-7. Due perse (una del neo acquisto Brad Wanamaker) avvampano il break locale di 7-0: 11-7. Huff, Freeman e Joe Trapani (impiegato da Vucinic da 5 e bravo a insaccare dalla lunga a freddo una bomba) evitano che il break si dilati troppo: 15-17, 7'. La Fulgor invece d'incrementare cala un po' in difesa, quel tanto che basta per esaltare Robinson (8 punti nei 10'): bomba e 20-19 per Reggio (8'30”). Wanamaker, pur un po' pasticcione (4 perse nel I quarto) dimostra d'esser fatto di buona pasta e la MarcoPolo non s'incrina. Filloy dalla distanza permette a Reggio di mantenersi testa avanti: 25-23.

Secondo quarto – Riprese le ostilità, Reggio tenta lo strappo: Robinson e Ruini dalla lunga portano la truppa di Menetti a +7, 33-26 (12'). Casoli butta il cuore e con due cesti riporta equilibrio (33-30, 13'30”). Stando la buonissima difesa reggiana su Freeman, il generatore delle azioni romagnole diventa il tandem Natali-Trapani. Forlì è un po' troppo lenta sui blocchi e negli uno-contro-uno di Robinson ma regge in attacco: in transizione è Joe Trapani a far danni anche se il 2/4 dalla lunetta non premia la buona volontà, 39-36 (16'30”). Freeman imbambolato dalle difese emiliane e Wanamaker spaesato – entrambi si ostinato a entrate contro il muro di lunghi reggiani formato da Filloy e dal 2,14 Cervi, insomma non proprio nani – facilitano il compito ai reggiani. Taylor firma con un cesto più fallo il nuovo +6 Trenkwalder, 42-36 (16') avviando un finale di primo tempo tutto sul filo della crisi per Forlì che fatica a trovare ritmo e geometrie nonostante Vucinic ruoti i suoi vorticosamente (Huff è usato anche da 5). La Trenkwalder non coglie tutta la mela, ma solo uno spicchio chiudendo il tempo a +7, 51-44 con cesto di Filloy dalla distanza.

Terzo quarto – I primi scambi di seconda metà gara, non restituiscono la Fulgor grintosa e ordinata che i 200 forlivesi saliti nella Città del Tricolore vorrebbero. La MarcoPolo è infatti confusionaria e priva di vere idee. Freeman rompe gli indugi (55-47, 22') ma la Fulgor, a parte il solito Huff, non sembra avere gli occhi cattivi “indossati” di solito in casa. Lo svantaggio resta ancorato sul -10, con Chiagic e Taylor a evitare ogni tentativo di recupero. I giochi con Casoli perimetrale (così da costringere i lunghi reggiani fuori area) non danno molti frutti (0/2 da tre per il lungo) e al 25' è sempre 63-53. Wanamaker suona la campana con 4 punti (65-57, 27') e arriva pure il graffio di Stefano Borsato (65-60) cui però arriva pronta la replica dell'Mvp Donnell e Ruini: 71-60, 29'. E' il play a metter la firma sugli ultimi 2' di III periodo con 7 punti consecutivi, gli ultimi 2 sulla sirena per il generoso 75-63 pro Trenkwalder.

Quarto quarto – Vucinic prova a buttar sabbia negli ingranaggi reggiani con la zona ma Ruini poi Donatas Slanina dalla distanza piantano due chiodi che sigillano le velleità romagnole: 81-67, 33'. Un paio di scambi infelici (tra cui un contropiede sbagliato da Freeman) prontamente puniti da Taylor (85-71) spingono Forlì vicino al baratro ma i biancorossi hanno il merito di non sbarcare (85-76, 36'30”). Ci sarebbe spazio per il miracolo (87-78, 37') ma 5 punti e una stoppata di Filloy sono sale puro sulle ferite forlivesi: 92-82, 38'. Terminale è la tripla sbagliata al 39' da Huff col tabellone fermo sul 93-84. Finisce senza più alcun brivido con Reggio a +11, 97-86.

PARZIALI – 25-23; 51-44; 75-63
ARBITRI – Martolini (RM), Di Monica (RG) e Ranaudo (MI)

TRENKWALDER REGGIO EMILIA – Robinson 22, Viglianisi ne, Taylor 23, Veccia ne, Frassineti 2, Pini, Filloy 15, Slanina 8, Cervi 1, Germani ne, Chiacig 8, Ruini 18. All. Fabio Menetti

MARCOPOLOSHOP.IT – Marino, Borsato 5, Freeman 25, Huff 16, Trapani 12, Lestini ne, Natali 6, Casoli (k) 9, Bianchi ne, Wanamaker 13. All. Nenad Vucinic

NOTE – Forlì: 2p 27/42 (64%), 3p 5/26 (19%), liberi 17/22 (77%), rimb. totali 31 (11 off); Reggio: 2p 26/43 (60%), 3p 11/18 (61%), liberi 12/17 (71%), rimb. totali 33 (6 off); spettatori 3.000 circa (200 da Forlì)

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