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Fulgor, via alla rivoluzione soft di Grazioso

Tra sforbiciate agli “sprechi”, ripianamenti di bilancio e ventate d'ottimismo, il Presidente della FulgorLibertas svela la nuova ossatura biancorossa: obiettivo, voltar pagina all'insegna del professionismo

“Ho, abbiamo, lavorato a lungo per capire quali fossino i margini di miglioramento per far sì che questa società, che è patrimonio di tutta Forlì, potesse sopravvivere e crescere; il risultato è quanto l'assemblea dei soci di lunedì ha approvato”. Principia così, Giorgio Grazioso, presidente della FulgorLibertas, l'illustrazione alla stampa della nuova FulgorLibertas, una Società passata sotto la macina di una retrocessione e di mille polemiche intestine e che messa di fronte alla scelta tra l'accettare supinamente la DNA o diventare matura, pare aver scelto la seconda opzione. “Sia chiaro: la richiesta di fare la LegaDue, ammesso vada in porto – precisa Grazioso – è tutt'altro che logica: vuoi per il momento economico, i problemi che si assommeranno, fare un anno di purgatorio non sarebbe stato male”. E così la pensava l'unico socio – si dice una voce storica della dirigenza – che, fatti salvi gli assenti illustri (i fuoriusciti Nicola Alberani e Roberto Arpaia) ha votato contro la domanda di ripescaggio. Domanda inoltrata martedì mezzo raccomandata alla Fip. “Ma fare questo passo era dovuto – continua il presidente – perché questa società non è patrimonio nostro ma dell'intera città; di quei 3000 affezionati presenti tutte le domeniche al palazzo”.

Circa il nuovo assetto societario, in verità non c'è nessuna novità rispetto a quanto già emerso un mese fa. Sfogliando la “cipolla” il cuore si scopre formato da una cifra indefinita e ampliabile in ogni momento di super socipiù di sette meno di undici non è dato sapere, un paio di volti nuovi, comunque tutti del territorio; chi? per volontà dei diretti interessati è top secret, si sa solo che lo stesso Grazioso è uno di questi – che non solo hanno messo mano in tasca per ripianare gran parte del cospicuo deficit di bilancio accumulato per sprechi e girandola di giocatori nella scorsa stagione – una spesa imprevista tale da far lievitare il budget fulgorino a livelli medio-alti, oltre 1,5 milioni di euro – ma hanno coperto già il 70-80% del capitale quota soci per la prossima annata. Il 70-80% di un budget che qualunque sia la categoria, vedrà un taglio stimabile del 20-25% rispetto allo start della scorsa stagione. “ Ma il budget del 2012-2013 in sé non è problema: vista la crisi il taglio sarà generalizzato tra tutte le società con conseguente abbassamento delle richieste di giocatori e dirigenti. Se poi opereremo tutti i tagli agli sprechi – qualcuno, ad esempio mi spieghi perché avevamo l'anno scorso 19 appartamenti affittati? – e ragioneremo secondo logica nella scelta di professionisti che magari non abbiano necessità di alloggio o altre spese particolari, in proporzione non sarà un dramma”.

Insieme ai super soci, seconda “pelle”, saranno i soci di minoranza ovvero chi avrà in mano quote variabili dall'1% al 5%. A distinguerli de facto dai “super”, il non doversi sobbarcare la cifra base della “quota soci”, ma “solo” - oltre alla cifra definita per l'acquisto/mantenimento delle quote stesse, gli eventuali aggiustamenti in corsa. Terzo cerchio, i soci sostenitori chi, dietro esborso di 5000 euro, avrà abbonamenti (2) posto auto (1) e benefit (n).

Detto dello scheletro, il muscolo principale sarà l'Assemblea cui la parte tecnica formata dal coach e dal direttore sportivo – entrambe figure che Gino Natali sta valutando, una, quella del ds potrebbe essere l'ex Imola, Gianni Zappi – renderà sistematicamente conto, cui verranno sottoposte tutte le decisioni. Altro braccio sarà quello metaforico del 'codice etico': una sorta di breviario che dovrà metter al riparo la società dal deragliamento verbale (ad esempio le dichiarazioni sugli stipendi di Nardi) o comportamentale (tipo Freeman che all'alba distrugge la macchina contro un muretto) di giocatori e dirigenti.

Sulle altre figure cardine, Gino Natali e lui stesso, conferma e spiazza al tempo stesso: “Con Gino parlerò la prossima settimana; lo step della richiesta di ripescaggio è superato ora vediamo come continuare la collaborazione. Circa la presidenza sto lavorando per avere una figura autorevole che mi sostituisca”.

Ombre e luci circa il versante sponsor: “Il futuro passa da quanto sapremo raccogliere nel tessuto economico; molto dipenderà dalla categoria ma se alcuni sponsor hanno annunciato tagli per queste spese del 30% altri hanno promesso incrementi. Dal principale sostenitore, MarcoPolo, non ho ricevuto segnali negativi, per cui...”.

Definito il volto della nuova FulgorLibertas primo punto interrogativo da sciogliere è la categoria disputata. Date calde in tal senso saranno il 30 giugno (dead line per la presentazione di documenti per le iscrizioni) e 15 luglio ovvero verdetti Fip di inclusione-esclusione.

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