Felicità “old style” per il tecnico Nenad Vucinic, felicità modello stagione scorsa quando di partite all'ultimo secondo Forlì ne ha vinte in quantità: “C'è grande soddisfazione per questo successo - spiega - il secondo “obbligato” dopo Sant'Antimo. La squadra ha giocato bene, con grinta e intensità. Forse volevamo vincere più di Jesi. In difesa abbiamo fatto il massimo ma semplicemente in più occasioni loro hanno dimostrato di essere troppo bravi. Tra tutti, McConnell ha fatto capire che di strada nel basket ne macinerà parecchia”. Su Austin Freeman, i suoi 35 punti con un significativo 8su13 da 2 punti: “Noi sappiamo bene che Austin è un ottimo penetratore. Abbiamo speso due settimane per convincerlo. E' un ragazzo dal talento infinito ma è giovane, non ama sbagliare e a volte soffre cali nell'intensità”. Tema Easley, deludente con il suo 5/12 dal campo: “Tony non viene da un buon momento ma è parte fondamentale di questa squadra e sicuramente farà meglio”.

Volto grigio per Stefano Cioppi, coach dei marchigiani: “Così, all'ultimo secondo, non può che essere una sconfitta amara. La squadra meritava la vittoria, purtroppo ci è costato carissimo l'errore sulla rimessa a pochi secondi dalla fine. Errore di cui mi assumo la colpa: ho chiesto io di eseguire uno schema speciale sulla rimessa e questo ha disorientato i ragazzi, specie Santiangeli. Fortuna che non c'è tempo per pensarci: fra tre giorni c'è la Coppa; se questo sarà lo spirito potremmo riscattarci”.

Sempre di poche parole, il protagonista del match, Austin Freeman: "Penetrazioni? L'ho fatto per far tutti contenti - ironizza -; a parte le battute era quello che serviva in questa partita. Tutti i ragazzi hanno giocato bene e questa dev'essere l'approccio alle prossime gare: intenso, grintoso. Su tutti mi ha colpito Nicola Natali che uscito dalla panchina ha realizzato una tripla importantissima". Bene l'attacco ma in difesa? "Non male, posso fare meglio ma non male".