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Fulgor Libertas, l'orgoglio e la vergogna: Trieste passeggia sui giovani forlivesi 34-119

Coach Finelli: "Stupito dalla passione dei nostri tifosi. Noi abbiamo fatto il nostro dovere ora la città si stringa intorno alla società e la salvi"

14 dicembre 2014. La memoria del basket forlivese ha un'altra data da ricordare tra le mille già archiviate. E se non la più triste di sempre (il -85 finale è un abisso mai toccato dalla prima squadra forlivese) sicuramente è la più contraddittoria e paradossale. E' il giorno in cui a una dirigenza incapace e inetta rispondono compatti, giocando col cuore e la passione, dieci ragazzi delle giovanili, uno staff tecnico condotto con piglio da Alex Finelli e 600 tifosi presenti e comunque calorosi. Verrebbe da dire che, pur se a buon punto dell'opera distruttiva, ce ne vogliono di avventurieri per abbattere l'orgoglio e la fame di pallacanestro di Forlì. Ovviamente senza trama né colpi di scena la partita – tanto che difficile non parlare di turno falsato.

Di fronte ai giuliani sono solo maglie con appiccicato sui nomi strisce di scotch bianco: si intravvedono le scritte Becirovic, Carraretto o Frassineti (questi ultimi in parterre a tifare per i ragazzi e onorare la maglia: un applauso per loro) ma a indossarle sono Agatensi, Nero, Criveto e i compagni dell'Under 19 regionale la stessa allenata da Rod Griffin. Trieste, la prende con l'entusiasmo lasso di chi va a un noiosissimo pranzo di famiglia ma può mangiare fino al collasso. L'unica gioia (e vantaggio domestico) è la tripla del +1 FL, 3-2, a 1'45”, di Agatensi. Poi è notte sempre più pesta. Gli encomiabili ultras forlivesi scherzano e commuovono cantando “Tel Aviv at salut” (Boccio, ricordi la promessa di portar la FL in Eurolega?), “Armani non arriviamo” (Boccio, ricordi la più pacata promessa di portar la FL in A1?) e “Non ti lasceremo mai!”. Lato Trieste, giova il gemellaggio, per creare un bel clima di solidarietà coronato dagli applauditissimi striscioni giuliani “Meritate di più!” e “Salvate il basket a Forlì”. Il sipario cala sul 34-119 con Tonut a fregiarsi del poco ambito titolo di top scorer e coach Finelli a salutare la curva e i cori a lui dedicati, rito inusuale per la tifoseria biancorossa mai prodiga di personalismi. Una disfatta nei numeri non nell'onore e i ragazzi, giustamente, si dedicano un giro di campo e una foto ricordo con gli avversari. E il dubbio che aleggia pesante e tetro come un fantasma è che quello scatto sarà incorniciato a ricordo dell'ultima Fulgor Libertas scesa in campo.

Fulgor vs Trieste (foto di Alessandra Salieri)

Sospetto che coach Finelli tenta di spazzar via in conferenza post match: “E' incredibile la passione di questa città: non mi aspettavo tante persone stasera al Palazzo; è un segnale di rispetto per la maglia e la società Fulgor Libertas di chi la segue da tanti anni. E' stato ed è un motivo in più per combattere fino in fondo per chiedere che questa realtà sopravviva. Siamo solidali con la scelta della squadra di non giocare a fronte dell'assenza delle condizioni base per lavorare. Non fossi stato di Bologna, quindi vicino, probabilmente anch'io avrei fatto fatica ad esser qui. Comunque il nostro ruolo è diverso, non dobbiamo giocare ma formare, educare e guidare un gruppo di ragazzi che per colpa non loro sono stati mandati allo sbaraglio. E' stato bello e paradossale che proprio mentre Forlì vive una fase di pubblicità negativa, questi dieci ragazzi abbiano potuto vivere la possibilità di entrare in campo. Ora si apre la settimana decisiva per la società: bisogna pagare i Nas o saremo estromessi. E' dal 20 ottobre che ciclicamente ci viene detto che tutto si sistemerà e non è mai accaduto. Noi stasera abbiamo tenuto in vita la speranza giocando, spero che la città urli a gran forza che vuole tener viva la Fulgor Libertas. Occorre che comunque vada il movimento impari da questa situazione: il nuovo direttivo della Lega venga da noi, dagli addetti ai lavori, per chiedere cosa significhi vivere una situazione così. Ci vogliono regole precise e proprietari capaci di far il passo lungo quanto la gamba.”

FULGOR LIBERTAS – Drudi 1, Agatensi 9, De Carlo 4, Criveto 7, Monti , Nero 7, Yabrè, Ravaioli, Collina 3, Ulivi 3. All. A. Finelli
TRIESTE – Coronica 6, Fossati, Tonut 29, Mastrangelo 23, Grayson, Candussi 24, Carra 6, Mariani 2, Holloway 12, Prandin 17. All. E. Dalmasson.

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