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FulgorLibertas, a lezione di killer instinct da Torino

Forlì sale stasera a Torino per riscattare i due stop all'ultimo secondo rimediati nei turni scorsi. Ma contro Amoroso e Chessa, spazzare via le delusioni sarà davvero proibitivo. Intanto emergono seri problemi con il binomio di sponsor Credito – Le Gamberi.

Dopo le battute d’arresto a Jesi e con Trento, la Gamberi Credito – ricordatevi bene questo abbinamento: sarà l'ultima volta che lo leggerete... il perché lo spiegheremo fra poche righe – riparte dalla tana di Torino. Stasera, in questo inusuale turno infrasettimanale pre festivo (palla a due alle 20:30) Cain e compagni se la vedranno con la PMS Manital dell’ex coach Libertas 1946, Stefano Pillastrini. Squadra forte, ambiziosa, esperta, fisicamente ben piazzata – in estate nello scheletro del team di DNA sono stati inseriti pezzi pregiati come gli ex A1 Mancinelli, Valerio Amoroso e Ronald Steele, oltre ai play/guardia Chessa da Verona e Stojkov da Brescia – i piemontesi sono stati capaci in questo primissimo scorcio di campionato di raccogliere più punti di quanto il gioco espresso ne lasciasse intendere. Per l’esattezza 6, battendo, in ultimo, a domicilio, Verona. L’esatto contrario di Forlì, tanto bella quanto poco efficace, poco cinica.

“Torino – spiega coach Galli – è compagine in grado di battere Verona pur non essendo a roster completo; oltretutto andrà a inserire un paio di giocatori che la rafforzeranno ulteriormente rendendola, credo, la più forte. Gioca con automatismi perfetti. Potremo batterli solo se sapremo metter molta sabbia nei loro ingranaggi, giocare duri in difesa, senza timore, tenendo i loro uno contro uno, essendo aggressivi. Siamo forse più deboli ma non partiamo già battuti.” La Manital sarà senza Steele e quasi sicuramente non schiererà Mancinelli. Resta un team sulla carta pressoché inarrivabile per i romagnoli, specie dopo le prove opache di due pedine chiave come Eliantonio e Ferguson, uno ininfluente l'altro accentratore e confusionario. “Giacomo – replica Galli – è il primo a essere insoddisfatto dei suoi risultati; da parte nostra vogliamo più energia e rimbalzi, il tiro verrà di seguito. Jazz? Come tutta la squadra difetta di freddezza nel finale, di inesperienza. Ci stiamo lavorando con allenamenti mirati. Certo continuerà a prendersi responsabilità importanti.”

Passando agli sponsor, ecco la grana. A quanto pare solo in sede presentazione dei nuovi sostenitori, i titolari della Le Gamberi Foods e Credito di Romagna si sono accorti di quanto l'abbinamento fosse comunicativamente fallato, di pressoché impossibile gestione per qualunque media normale. Tutto ciò al punto da costringere i due marchi a mettersi intorno a un tavolo per decidere quale sarà il nome primario sulle magliette FL. Nulla di drammatico a patto che, come filtrato da via Zuelli, la cifra complessiva data dalle due aziende sia la medesima.

Primo risultato dell'impasse, il blocco del mercato in ingresso, fino a oggi in fibrillazione con voci che davano per cosa quasi certa l’arrivo a Forlì di un lungo. Il nome che circola è quello di Christian Di Giuliomaria, oggetto di contatti in estate quando Tyler Cain era ancora in fase riflessiva. Viste le difficoltà nel reparto con Eliantonio lontanissimo dall’offrire l’impatto atteso, tecnicamente all’FL servirebbe però più un 4/5 con fisico e mano dalla media, che un muscolare senza gran tiro come è il pivot romano classe ’79.

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