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Ma il mister promuove la squadra: "Meritavamo la vittoria"

Il coach della Le Gamberi promuove la volontà buttata in campo dai suoi; biancorossi condannati dalle indecorose percentuali al tiro.

Difficile, dopo la sconfitta contro Jesi (63-70, la terza consecutiva), ma Sandro Dell'Agnello prova a togliere le ancore del pessimismo e a navigare nelle acque del classico bicchiere mezzo pieno: “Premetto: abbiamo commesso moti errori di costruzione nel gioco e siamo partiti malissimo in difesa nel primo quarto. Per il resto, so che riderete, ma credo la nostra sia stata una buona partita: la palla ha girato molto più che nelle gare precedenti e siamo riusciti a limitare loro lunghi, specie Maggioli. Detto questo, non cerco alibi ma porto dati oggettivi sul nostro piano partita. Il primo dato sono le percentuali di Sanders e Valentini: stasera hanno fatto 5/5 dalla lunga, cosa mai vista quest'anno. Poi le nostre percentuali perché, ditemi, con un complessivo di 22 su 61, 27% totale, quante volte si riesce a vincere? La volontà non ci è mancata, abbiamo costruito buoni tiri, purtroppo non l'abbiamo messa mai dentro. Spiace essere ancora qui a commentare, per la terza volta una sconfitta di fronte al nostro pubblico ma stasera credo avremmo meritato di vincere”.

Un merito condivisibile per la volontà espressa, meno per la costruzione del finale: “Ci siamo trascinati quanto fatto nei precedenti 35' – spiega il coach –. Quando non fai mai canestro e la tensione sale, il pallone pesa il doppio. Nel finale abbiamo fatto lo stesso numero di punti di Jesi pur attaccando il doppio delle volte; a quel punto hanno pesato più le singole azioni: se il tiro di Todic da tre fosse entrato invece di rimbalzare tre volte nel cerchio e quello di Hoover invece fosse uscito, saremmo qui a commentare un successo”.

Sulla pessima gara di Miroslav Todic, il lungo minutaggio: “Ci servivano punti e ho sperato fino all'ultimo potesse farne. Col senno di poi certamente Tessitori avrebbe fatto meglio ma in quei momenti confidavo in Todic. Sulla volontà non ho rimproveri: ha preso 11 rimbalzi, non avesse avuto piglio non avrebbe preso neppure quelli”. Parole sensate ma sensate sono pure le reazioni piccate di molti tifosi. Diversamente dalla scorsa stagione, il pubblico forlivese, scottato da un campionato infarcito di brutte scene sia in campo sia in società, quest'anno pare molto meno accondiscendente.

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