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FulgorLibertas, Dell'Agnello: “Ha vinto il nostro carattere”

"Tignosi e rocciosi, nonostante gli infortuni". Questo, secondo il tecnico dei forlivesi, il mix esplosivo che ha portato la FulgorLibertas all'exploit sul campo di Veroli.

Qualcosa è cambiato. Oltre a un gradevolissimo film con Jack Nicholson, diremmo esser questa la sensazione che, dopo la bella e inattesa vittoria della FulgorLibertas sul campo della Prima Veroli, rimbalza nei cuori dei sostenitori biancorossi. Non tanto perché il team di Marcelletti sia di fatto una delle papabili teste di serie della stagione, ma per come è maturata: con grinta e cuore, buttati sul parquet per tutti e 40 i minuti di gioco; insomma quella grinta e quel cuore totalmente assenti nell'anemica scorsa stagione.

Caratteri subito identificati come patrimonio genetico della Le Gamberi da coach Sandro Dell'Agnello: “Abbiamo meritato di vincere – spiega il tecnico nel post gara –. Mancandoci un titolare come Soloperto e avendone altri in difficoltà, tutti i ragazzi si sono spremuti fino all'ultimo. Abbiamo dimostrato un gran bel piglio, soprattutto un'ottima organizzazione difensiva. In attacco facciamo ancora un po' fatica ma sono problemi dati dal fatto che siamo ancora indietro nell'amalgama. Vero è che si tratta solo di una vittoria ma vorrei dedicarla alla società e fare un ringraziamento doveroso allo staff medico, a Stefano Piazza e il dottor Valgimigli che hanno fatto davvero miracoli in questa settimana così travagliata”.

Asciutta l'analisi tecnica della vittoria: “Abbiamo difeso bene – aggiunge Dell'Agnello – siamo riusciti a sporcare i loro giochi con caparbietà nei 40' e nonostante i ragazzi scesi in campo siano stati solo sette. Alla fine eravamo un po' sulle ginocchia ma il ritmo era nelle nostre mani. Poi non avessimo fatto uno scriteriato 0 su 8 ai liberi la partita l'avremmo portata a casa in carrozza. Forse Veroli non si aspettava una squadra tignosa e rocciosa come siamo stati noi ma la Prima è davvero una buona squadra”. Sul finale, un po' travagliato: “Veroli l'ha messa sulla bagarre come è giusto che sia così com'è normale che qualche fischio sia sfuggito. L'importante è che non abbiam perso la testa. In lunetta poi abbiamo fatto un 0 su 8 che è improponibile anche in Promozione ma alla fine la gestione ci ha premiato”.

Di segno opposto il tecnico di Veroli, Franco Marcelletti: “Siamo mancati in difesa, nella cattiveria agonistica. Subire 25 punti da un'ottima Forlì è comunque un segno di un approccio sbagliato. Quando abbiamo cominciato a stringere la partita si è subito riaperta; dovevamo insistere invece nel terzo quarto, in maniera, ingiustificabile abbiamo tirato i remi in barca”.

[si ringrazia Valentino Piolanti]

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