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FulgorLibertas, tra scommesse e giovani al via la stagione più difficile

Partita l'avventura della FulgorLibertas '13-'14. Stagione all'insegna delle scommesse e dei giovani con un solo obiettivo: salvarsi per continuare ad esserci nel basket che conta.

Salvezza, giovani, entusiasmo. Inizia così, legata stretta intorno a tre parole quasi fossero paletti, la nuova stagione della FulgorLibertas. Mentre all'appello mancano gli stranieri in posto guardia e pivot – giocoforza “stelle e strisce” come ribadito da Stefano Benzoni – e gli sponsor ancora sono di là dall'esser cosa fatta – e qui l'appuntamento è ottimisticamente tra un paio di settimane... – i biancorossi oggi, al PalaFiera, hanno tolto velo di un'annata sportiva e societaria tra le più complicate: quella dell'esistenza, quella risparmio, quella che paradossalmente potrebbe cementare il legame d'amore tra una città, Forlì, e la sua bella, la passione per la pallacanestro.

Al battesimo, all'ordine della triade tecnica formata da coach Massimo Galli, dal vice Antonio Giannetti e dal preparatore Carlo Marani, presenti: i playmaker, Lorenzo Saccaggi (da Pistoia, LegaDue) e Nicolò Basile (confermato); le guardie Julian Gualtieri (da Miami High School, classe '95), Piermichele Candelaresi (Cassino, DNC), Riccardo Ravaioli (Scirea Basket ma cartellino FL, DNC), Luca Agatensi (under confermato); le ali Nicholas Crow (Avellino, A1), Lorenzo Battistini (Reggio Emilia, giovanili), Simone Fabiani (Scirea Basket, DNC), Luigi Sergio (Caserta, A1) e Giacomo Eliatonio (Barcellona, L2). Unico assente giustificato Matteo Caroli, under 19 da Pistoia. Gli allenamenti si terranno ogni giorno (fatta eccezione per giovedì e domenica pomeriggio), la mattina, al polisportivo della Cava e, al pomeriggio, al PalaFiera (dalle ore 18).

“Ci aspetta una stagione difficile – spiega Stefano Benzoni –; abbiamo allestito una squadra centellinando le risorse non per vezzo ma perché fare altrimenti non era possibile: in bilico c'era il futuro della società e quanto vogliamo è assicurare un domani alla FulgorLibertas. Mancano ancora gli americani e sarà una scelta chiave, per il peso che avranno e per il regolamento che impone due soli visti extra-Cee. Non abbiamo fretta: la scelta è ampia e i nomi validi ci sono”. Dallo spessore dei colored, dai soldi in cassa e dalla risposta dei tanti under in prova, (fatto salvo che è in trattativa un classe 1995 di 202 cm molto promettente) dipenderà anche l'arrivo di altri italiani. In particolare, un piccolo e un lungo in grado di dare minuti agli USA. Sulla guardia i nomi sono i soliti: Michele Cardinali, Fabio Zanelli e (più difficile) Ousmane Gueye. Il lungo, invece, è lontano dal palesarsi ma sarebbe, sicuro, l'ultimo innesto. Prossimo “ingresso” sicuro, sarà il tanto celebrato “sesto uomo”, il pubblico forlivese, grazie alla campagna abbonamenti. “Entro fine mese o inizio settembre – conferma Benzoni – non prima di avere un'ossatura di squadra vera. Abbiamo dato vita a un Ufficio Marketing affidato a Mario Guglielminetti che ha lanciato l'idea di far scegliere ai tifosi, via Facebook, lo slogan. Vedremo”.

“Tecnicamente vedo squadre di altro livello, come Torino o Barcellona o Brescia, con budget nettamente superiori – aggiunge coach Massimo Galli – noi opporremo la nostra fame, la nostra voglia di emergere, il nostro gruppo. Abbiamo tanti giovani, ma ragazzi come Saccaggi, Crow, Sergio e Eliantonio sfrutteranno questa occasione per emergere. A chiunque chiederò di dare il 100%, spirito di appartenenza alla maglia, amore per la città e il suo pubblico che resta uno dei più belli della serie A. Gli USA? Dovranno darci leadership, personalità, capacità di guidare un gruppo giovane”.             

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