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Giro d'Italia a Forlì, braccia alzate per Nicola Boem: Malaguti sfiora la vittoria

La decima frazione, che collegava Civitanova Marche con Forlì, era da pronostico adatta ai velocisti. Una tappa disputata sotto un sole caldo, ingentilito da una lieve brezza.

Una volata spettacolare di circa 450 metri a colpi di pedale tra le ali di folla in festa a quasi 70 chilometri orari. A sprintare da vincente nel traguardo di viale Vittorio Veneto è stato Nicola Boem (Bardiani). La decima frazione, che collegava Civitanova Marche con Forlì, sembrava da pronostico adatta ai velocisti: ma non avevano fatto i conti contro una fuga spettacolare. Una tappa disputata sotto un sole caldo, ingentilito da una lieve brezza. 

LA FUGA - Dopo sette chilometri dalla partenza è scattata la fuga decisiva. Tra loro anche due romagnoli: Alex Marangoni, da Lugo e il forlivese Alessandro Malaguti. Gli altri sono Oscar Gatto, Boem e Matteo Busato. Hanno guadagnato minuti chilometro dopo chilometro, arrivando con un minuto e mezzo di vantaggio a 10 chilometri dalla fine. A Capocolle, per colpa di una foratura, Gatto ha dovuto abbandonare ogni speranza di vittoria, venendo riassorbito dal gruppo.

Gruppo che, secondo gli esperti, ha sottovalutato la fuga, non è riuscito a recuperare, complice anche un percorso ricco di rotonde che ha messo in difficoltà l'organizzazione delle squadre dei velocisti. E si è arrivati quindi sul traguardo con i quattro eroi di giornata: nella volata di viale Vittorio Veneto ha trionfato a braccia alzate Boem, precedendo Busato e i due romagnoli, Malaguti e uno sfinito Marangoni che a 700 metri dalla fine aveva tentato di staccare i compagni di fuga.

Giro d'Italia, arrivo a Forlì (foto Frasca)

IL VINCITORE - "Ho coronato il sogno che avevo da bambino - ha dichiarato il portacolori della Bardiani-CSF -. Ci credevo fin dalla partenza di Genova di portare a casa una vittoria. E ci sono riuscito. Sono veramente felice, la dedico alla mia squadra, allo staff e alla mia fidanzata". Boem, 25enne di San Donà di Piave, ha raccontato l'ultimo chilometro e mezzo che l'ha diviso dal traguardo. Mi temevano perché sapevano che ero il più veloce. Marangoni è andato via, ma poi l'ho ripreso. Sono al settimo cielo".

Giro, la festa del podio

I BIG - La maglia rosa, Alberto Contador, particolarmente acclamato dal pubblico forlivese, ha aggiornato sulle sue condizioni di salute in conferenza stampa, che si è svolta nel complesso Ex Gil di via Marconi: "Ho sempre il dolore nell'omero, ma sono fiducioso che recupererò". Tappa relativamente tranquilla per il principale rivale dello spagnolo della Tinkov, Fabio Aru: "C'è sempre un'insidia in queste tappe. La squadra ha lavorato bene". Sfortunato un altro dei big, Richie Porte della Sky, che ha perso 47" dalla maglia rosa per colpa di una foratura. Il tasmaniano è stato poi penalizzato di due minuti dalla giuria, poichè è stato aiutato dall’australiano Simon Clarke (Orica GreenEdge) che gli ha ceduto la sua ruota anteriore. Un gesto d'altri tempi, che rovina le ambizioni di classifica del fortissimo atleta della Sky.

Giro a Forlì, corridori in azione

LA TAPPA - L'unica asperità di giornata la scalata del monte di Bartolo, nel pesarese, con un Gran Premio della Montagna di quarta categoria con scollinamento a 92,1 chilometri dalla fine. C'era tensione per il finale, con gli ultimi 1.500 metri in pavé e la delicata svolta da Corso Mazzini per il traguardo finale di viale Vittorio Veneto. Ma tutto è filato liscio.

I PRECEDENTI - Quello di Boem si aggiunge ai nomi che hanno vinto le precedenti 8 tappe del Giro con arrivo a Forlì. Tra questi alcuni miti di un ciclismo dal sapore epico e intramontabile. Costante Girardengo trionfò nel 1925, Alfredo Binda nel '28, Learco Guerra nel '30: tre nomi che sono la storia del pedale di inizio Novecento. Nel '37 si impose Aldo Bini, mentre nel '39 fu il forlivese Glauco Servadei a tagliare per primo il traguardo nella sua città. Nel '60 sotto il guizzo del fuoriclasse belga Rik Van Looy, mentre nel '77 fu la volta di Freddy Maertens. Infine nel 2006 la poderosa volata dell'australiano Robbie McEwen.

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