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Il mondo dello sport alle prese con burocrazia, tasse e bolli

A far chiarezza sugli ultimi aggiornamenti legislativi e fiscali Giuseppe Tamburo, docente di diritto dello sport, nel corso del convegno “Associazioni e sport”

 Un mare di burocrazia, tasse, bolli, adempimenti. È questo che sta diventando il mondo delle associazioni sportive. A far chiarezza sugli ultimi aggiornamenti legislativi e fiscali Giuseppe Tamburo, docente di diritto dello sport, nel corso del convegno “Associazioni e sport”, che si è tenuto ieri pomeriggio presso la sede dell'Associazione Industriali di Forlì e che ha riscosso un buon successo di pubblico: una cinquantina i presenti, tra commercialisti e membri di associazioni sportive.

Un successo che certamente farà curriculum per la locale sezione dell'ente di promozione sportiva Centri sportivi aziendali e industriali, nata in febbraio per iniziativa di Manuela Russo, commercialista di mestiere e sportiva per passione. Un successo a cui se ne aggiunge un altro: l'assessore allo Sport del Comune di Forlì Sara Samorì, la cui presenza era attesa per i soli saluti istituzionali, è rimasta fino alla fine del convegno, giudicando l'iniziativa di grande interesse per la sua attività amministrativa.

“Il mondo dello sport sta cambiando profondamente - ha affermato l'assessore - Non solo da un punto di vista legislativo, ma anche culturale”. Samorì ha quindi ricordato che, in Europa, le aziende legate al mondo dello sport generano un giro d'affari di duecentonovantaquattro miliardi. “Il Comune ha alcuni doveri: deve creare momenti di formazione che possano generare spunti di riflessione per gli operatori del settore. Ma sarà necessario, per qualsiasi intervento successivo, anche fare una fotografia dello sport, così da avere in mano dei dati concreti“. L'Assessora ha quindi concluso affermando che è necessario creare degli eventi locali che possano veicolare l'attenzione dei media nazionali sulla città di Forlì.

Si può riassumere il convegno in una sola parola: trasparenza. È questa la parola d'ordine che deve diventare di uso comune tra associazioni ed enti sportivi. A fronte di un'intensificazione dei controlli da parte degli organi preposti, è oramai necessario adottare criteri di trasparenza e tracciabilità. Controlli che non rischiano di affossare le attività solo di chi è in malafede, ma anche di chi, per ingenuità o ignoranza, ha tralasciato anche uno solo degli adempimenti burocratici, e sono tanti, cui oggi lo Stato sottopone l'associazionismo sportivo. Scopo del convegno era proprio quello di dare una buona informazione su temi, come quello della burocrazia sportiva, su cui la lunga mano della Legge interviene, oggi, per sanare le ambiguità che l'hanno caratterizzata fino a poco tempo fa.

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