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Ipovedente con la passione del nuoto strappa il pass per i nazionali assoluti: la rivincita con la vita di Marco Lijoi

Fresco di classificazione funzionale “S12”, alla sua seconda uscita stagionale ha registrato due record personali (100 rana in 2’09”88 e 50 stile libero in 42”24)

Prestazione maiuscola del forlivese d'azione Marco Lijoi al campionato regionale master organizzato dal Comitato regionale Fin Emilia Romagna disputatosi allo Stadio del Nuoto di Riccione. Fresco di classificazione funzionale “S12”, alla sua seconda uscita stagionale ha registrato due record personali (100 rana in 2’09”88 e 50 stile libero in 42”24), strappando il pass per gareggiare ai prossimi campionati nazionali assoluti Finp. Racconta il cosentino, da anni residente a Forlì dove lavora e dove sta crescendo con la moglie una famiglia con due bimbi: "Sono ipovedente dalla nascita e confesso che all'inizio, come per tanti che si trasferiscono, è stata dura". Ma cammin facendo Lijoi ha trovato la sistemazione ideale, dedicando il suo tempo a disposizione all'associazione Uici di Forlì-Cesena, col ruolo di consigliere e vice-presidente.

"Penso che il mondo del volontariato sia meraviglioso - evidenzia -. Non mi sono accontentato e dopo un bellissimo corso sono entrato nella bella famiglia dell'associazione "Vip Forli" per portare un sorriso a chi soffre nei letti degli ospedali. Spesso si piange per tristezza è quella molto spesso la vita me l'ha regalata gratuitamente. Qello che non mi ha regalato sono gli occhi lucidi che mi sono venuti domenica quando a fine gara Finp Emilia Romagna mi hanno comunicato di aver ottenuto il pass per per i Campionati Nazionali Assoluti. Non mi piace pubblicizzarmi e onestamente ho sempre volato basso, ma ho voluto condividere questo risultato con tutti, frutto di sacrifici e allenamenti a testa bassa, col respiro che ti manca all'ultima bracciata e il cuore che dice di andare".

Lijoi racconta la sua passione per il nuoto: "Ho incontrato l'acqua in uno dei momenti più difficili che la vita mi ha messo sulla spalle. Ho scelto di tuffarmi per essere abbracciato, cullato nel silenzio totale. Solo il mio respiro e l'acqua". Sacrifici che hanno prodotto risultati: "La vita insegna che può togliere, ma è anche capace dare. Ma sta solo a noi decidere se fare quel tuffo per contare quei secondi che fanno la differenza tra vincere o perdere, vivere o sopravvivere".

Questo, conclude Lijoi, "vuole essere un messaggio di sensibilizzazione e di testimonianza per tutti coloro che vivono una situazione di limitazione o handicap". Lo sport come palestra di vita: "Ad un centro punto del nostro cammino ci si ferma per pensare a quello che è stato fatto, ma è proprio in quel momento che dobbiamo dimostrare a noi stessi di aver fatto il mio miglior tempo non in vasca o in corsa, ma nella vita". 

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