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Calcio a 5, altro rinnovo in casa At.Ed.2: firma anche Jacopo Migliori

"Sono contento di aver raggiunto l'accordo - commenta Migliori - non ci sono mai stati dubbi, finito il campionato mi ero già parlato con la società e l'altra sera è bastata una stretta di mano per mettere nero su bianco l'accordo"

Altro rinnovo in casa At.Ed.2. Dopo capitan Cangini arriva quello di Jacopo Migliori, proprio colui che è considerato l'erede della fascia quando l'eterno capitano biancorosso deciderà di farsi da parte. Laterale offensivo classe 1991, forlivese doc e cresciuto nel vivaio di casa At.Ed.2, Migliori vestirà infatti la casacca forlivese per la sesta stagione consecutiva. Una carriera in ascesa che lo vede anno dopo anno ritagliarsi un ruolo e uno spazio sempre più importante nel progetto.

"Sono contento di aver raggiunto l'accordo - commenta Migliori - non ci sono mai stati dubbi, finito il campionato mi ero già parlato con la società e l'altra sera è bastata una stretta di mano per mettere nero su bianco l'accordo". Un nuovo progetto che soddisfa le esigenze di un talento in rampa di lancio nel futsal che conta: " Parto con grandi motivazioni, la società mi ha detto fin da subito che ci sarebbero stati grandi cambiamenti e si sarebbe ripartiti da un numero ridotto di conferme. Io rientravo fra queste, non potevo certo tirarmi indietro".

Un idea che in passato ha però sfiorato Migliori: "La scorsa stagione a dicembre sono stato vicino ad andarmene, lo spazio era poco , ma la squadra era molto in difficoltà e ho deciso di rimanere; mi sono rimboccato le maniche lavorando ancora più intensamente guadagnandomi sempre più spazio dimostrando tutte le mie capacità". Sforzi che purtroppo non sono bastati all'At.Ed.2 ad evitare l'epilogo della scorsa stagione che ancora brucia: "Gli errori commessi ci devono servire d'esperienza, ma ripartiamo con grande voglia di riscatto consapevoli di rimetterci in gioco con ancora più motivazioni per dimostrare il nostro valore".

Una sorta di anno zero con le incognite di un gruppo nuovo molto ringiovanito e una nuova guida tecnica: "Non ho mai lavorato con Castellani, ma i risultati che ha raggiunto in carriera sono una garanzia - conclude Migliori- punteremo sicuramente a fare un campionato di vertice e la zona play off è a mio avviso alla nostra portata. Ovviamente il sogno di tutti è quello di tornare in A2, ma dovremo competere con squadre forse più attrezzate di noi, dovremo fare quindi del gruppo la nostra forza e così nulla sarà impossibile".

Il terzo acquisto è Carlo Aldini, forlivese classe 1985. Difensore che all'occasione può essere impiegato da laterale, Aldini fa della cattiveria agonistica unità alle spiccate qualità balistiche il suo marchio di fabbrica. Cresciuto nel vivaio del Derby dove ha potuto misurarsi nei primi anni della sua carriera con due campionati di serie C1 ed uno di B è poi passato per una stagione a maturare in C2 alla Virus Forlì, poi l'esperienza quadriennale a Cesena prima del passaggio al Faventia dove ha militato nelle ultime due stagioni.

Un nome quello di Aldini, già avvicinato al Forlì in più occasioni nel passato: "Sono molto entusiasta ed orgoglioso di vestire la maglia del Forlì, la squadra della mia città - esclama compiaciuto Aldini - avevo avuto la possibilità trasferirmi qui già nella scorsa sessione invernale ma dopo l'infortunio che mi aveva impedito di giocare tutto l'inizio di stagione non mi sembrava corretto lasciare la società che mi aveva curato e con cui mi sentivo in dovere".

Ma il destino ha voluto lo stesso che le strade di Aldini e Forlì si incrociassero: "Vengo a Forlì con l'obbiettivo di riscattare una stagione un po’ negativa con la prospettiva di lottare per posizioni importanti e perché no provare a vincere il campionato". Nella sua Forlì, dove ritroverà uno degli allenatori a cui deve di più: " Castellani é stato uno dei primi allenatori che ho avuto già dalle giovanili del Derby - conclude Aldini -  sono  molto legato a lui visto che ci conosciamo da più di dieci anni. E' stato lui che mi ha portato a Cesena, e colui a cui ho chiesto consigli prima di andare al Faventia, inutile negarlo gli devo molto e appena sono stato chiamato dalla dirigenza forlivese per tornare a lavorare con lui non ho avuto dubbi".

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