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L'Edera a Misano per il tricolore juniores e promesse

Misano Adriatico ha ospitato la rassegna tricolore juniores, 17-18 anni e promesse, 20-21-22 anni, passerella dei migliori talenti dell’atletica

Misano Adriatico ha ospitato la rassegna tricolore juniores, 17-18 anni e promesse, 20-21-22 anni, passerella dei migliori talenti dell’atletica e il futuro di una nazionale maggiore che ha e già avuto grandi atleti di colore ‘italianizzati’ quali Fiona May e Andrew Howe nel lungo, Magdelin  Martinez nel triplo, Libania Grenot nei 400 e che cambierà radicalmente volto con straordinari atleti stranieri già italiani o in attesa di esserlo.

L’Edera Atletica che in 65 anni di storia conta più di 100 vittorie tricolori ai Campionati Italiani giovanili dai 14 anni ai 22 anni, quest’anno è stata presente con cinque perle: due mezzofondisti Elena Briganti e Michele Cacaci, due martellisti Francesca Del Zozzo e Manuel Pizzagatti e un saltatore con l’asta Tommaso Battisti. Elena Briganti, 20 anni, dopo l’argento degli Universitari, non ha voluto rinunciare ad una medaglia agli Italiani Promesse. Le migliori due siepiste partono con ritmi proibitivi, la primatista italiana assoluta Giulia Martinelli ha attaccato il minimo per le olimpiadi, cercando di seguire la campionessa uscente Valeria Roffino.

Elena non è caduta nel tranello del ritmo, controllando quello che le accadeva dietro e mantenendo la terza posizione fino al traguardo col nuovo primato personale di 10.49.48, quarta prestazione all time dell’Emilia Romagna e decimo risultato assoluto del 2012. Dopo un giorno di riposo ha preso parte anche ai 1500 metri. E' arrivata al traguardo esausta ma felice di avere fatto quello che doveva fare, una medaglia al collo è una grande spinta per preparare i Campionati Italiani Assoluti nei 3000 siepi in programma l’8 luglio a Bressanone. Allenatore Deris Altavilla lo stesso di Andrea Sanguinetti.

Michele Cacaci, 19 anni, juniores, specialista delle lunghe distanze, a Misano è partito col gruppone dei  5000 metri. Allo sparo si sono distaccati i due gemelli livornesi Lorenzo e Samuele Dini insieme a Yassine Rachid di origini marocchine in attesa della cittadinanza italiana che alla fine ha vinto la gara con un finale impressionante. Ritmi proibitivi per gli inseguitori e per un bravissimo Cacaci che è scattato all’ultimo giro di pista, finendo quarto con un buon 15.06.21.

Francesca Del Zozzo, 20 anni, è stata la prima atleta dell’Edera a gareggiare. E' ritornata in pedana dopo un intervento al ginocchio, lanciatrice a 360 gradi, ma dopo l’infortunio ha concentrato la sua preparazione fisica e tecnica nel lancio del martello e non ha sbagliato. Alla fine di maggio ai campionati regionali assoluti si è classificata seconda col nuovo personale di metri 40.38 minimo per gli italiani. Per lei  il nono posto. Dietro di lei le lacrime delle favorite.

Manuel Pizzigatti, 20 anni, è stato il secondo martellista in pedana, entrambi allenati dal tecnico Pierangelo Amici, martellista-giavellottista da giovane che non vuole sentirsi dire che è fratello della più famosa Giuliana. Manuel è arrivato al suo primo minimo in carriera all’inizio della stagione agonistica con un bel lancio a metri 45.26 che ha mandato in depressione il suo amico di allenamento Mengo. Ventitre gli iscritti nel martello promesse ventuno è la dimensione del suo risultato in Italia. Alla fine ha chiuso al 17° posto.

Tommaso Battisti, 20 anni, reduce da una bella stagione indoor con un personale elevato a metri 4.50, si è poi arenato nel proseguimento della stagione ed anche qui a Misano non ha saltato oltre i 4.20 classificandosi al 7° posto. Peccato che con misure per lui non proibitive poteva agguantare il podio. A casa Nicolò Amici, giavellottista promessa, fermo da due mesi per uno stiramento all’inguine; Stefano Nanni, discobolo juniores, con il minimo fallito per un qualche centimetro; Luca Pancaldi, 110 ostacoli promessa, con un minimo fallito per due centesimi di secondo e Simone Montesano, 400 metri juniores, con un minimo mche non gli ha permesso di correre a Misano all'inseguimento di una finale.

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