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La squadra del Circolo Schermistico Forlivese è pronta per la finale di A1

Il Circolo Schermistico Forlivese che presenta il quartetto Efrosinin, Genovese, Remondini e Spada

Gli spadisti forlivesi Alexei Efrosinin, Riccardo Genovese, Dario Remondini e Iulius Spada sono in partenza per Palermo dove questa settimana disputeranno i Campionati Italiani assoluti. Nella città siciliana in contemporanea con le celebrazioni per i 110 anni della Federazione Italiana Scherma si svolgeranno infatti le finali nazionali a squadre e individuali per la massima categoria. Tra le squadre ammesse alla serie A1 è, per la prima volta nella sua storia, anche il Circolo Schermistico Forlivese che presenta il quartetto Efrosinin, Genovese, Remondini e Spada.

In più il più giovane dei quattro atleti biancorossi, Dario Remondini, reduce da una stagione strepitosa che l’ha visto vice campione del mondo cadetti, parteciperà anche alla finale individuale. Solo dodici le formazioni in gara in A1 e quarantadue invece i tiratori selezionati per la prova individuale dopo durissime gare di qualificazione, naturalmente sono presenti tutti i più forti spadisti e le migliori società italiane.  Il team biancorosso è molto bene assortito con l’esperienza dei più grandi Efrosinin, Genovese e Spada a coniugarsi con l’esuberanza e la guasconeria del “piccolo” Remondini.     

"Un mix che ha dato ottimi risultati e confido in grado di fare bella figura al cospetto dei big italiani - queste le parole del maestro Michele Mazzetti, che accompagnerà la squadra nell’avventura palermitana, intervistato assieme al Maestro Igor Efrosinin in un momento di pausa dell’allenamento di rifinitura -. La particolarità e la forza della nostra squadra è la grandissima amicizia che lega gli atleti anche fuori dalla palestra. Assieme al Maestro Efrosinin, responsabile tecnico del Circolo, seguiamo i ragazzi fin dagli esordi nel gran premio giovanissimi. Sono tutti atleti nati e cresciuti in casa, nessuno viene da altre società, anzi, sono loro a ricevere costantemente proposte e lusinghe per cambiare club. E’ una politica societaria ben precisa che sta dando ottimi frutti”.

Anche per il maestro Mazzetti è stato un anno impegnativo e ricco di soddisfazioni. Oltre ai successi dei suoi allievi ha conseguito presso il Coni a Roma il titolo di Istruttore Europeo di IV livello, la massima qualifica possibile. "La doppia presenza alle finali di Palermo è un vanto per una società piccola come la nostra - aggiunge Piero Magnani, storico presidente del circolo -. Dimostrazione che il buon lavoro e la serenità che c’è nella nostra palestra fanno superare ogni difficoltà.  Sono anni che siamo al vertice della spada giovanile italiana, riconosciuti come una delle migliori scuole di spada. Tant’è che anche in questa stagione abbiamo vinto due titoli italiani, ragazzi e giovanissime a squadre. Ora i piccoli campioncini sono diventati grandi e si fanno rispettare anche a livello assoluto.  Ma non è finita qui perché anche la prima squadra femminile si sta facendo largo con la promozione in B1 e dietro i quattro che andranno a Palermo ci sono diversi giovani pronti per il salto di qualità"-

I ragazzi sono consapevoli delle difficoltà da affrontare ma molto determinati, “la nostra forza è la grande amicizia che ci lega - dice Spada - con Riccardo e Alexei ci vediamo moltissimo anche fuori dalla palestra, abbiamo iniziato assieme a tirare di scherma e condiviso in questi anni tanti momenti belli e brutti. Dario, ha sei anni di meno, è entrato nel gruppo della prima squadra solo l’anno scorso ma è come se ci fosse da sempre. Facciamo grande affidamento su di lui”. Per Genovese la consapevolezza di dovere affrontare avversari difficilissimi: “andremo a confrontarci con i migliori spadisti italiani e sappiamo tutti che il livello della scherma in Italia è talmente alto che sono anche i migliori del mondo. Il nostro obiettivo è di fare una bella figura al cospetto di tanti campioni, divertirci e mantenere la categoria”.

“Iulius ed io abbiamo già partecipato alla finale individuale ora è la volta di quella a squadre, è una bella sensazione. Molte formazioni sulla carta sono più forti di noi ma nelle gare a squadre tutto può succedere e l’affiatamento è un’arma in più. Noi l’abbiamo", sono le parole di Efrosinin, il gigante, tre volte campione italiano U14, è figlio d’arte visto che suo padre è il maestro Igor. Infine il piccolo Remondini: "Questo per me è un anno magico. Un argento ai mondiali cadetti, un oro a squadre e un bronzo sempre nei cadetti agli europei con la maglia della Nazionale. Ora le finali assolute con i compagni che contano molto su di me per la prova a squadre e la gara individuale dove vorrei migliorare il piazzamento dell’anno scorso. Sono sicuro che faremo la nostra figura".  

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