rotate-mobile
Sport

Le Gamberi, coach Dell'Agnello predica serenità

Il coach biancorosso mantiene il profilo basso e tenta l'effetto sorpresa per la gara di domenica in casa di Capo d'Orlando. A dividere le squadre due soli punti.

“Partita importante certo ma non fondamentale. Classifica alla mano sarà una gara più importante per Capo che per noi. Andremo per giocarcela, come sempre fatto, con la coscienza che dal risultato, sia positivo sia no, non dovremmo trarne drammi né esaltazioni: il percorso comunque sia resterà lungo”. Mette serenità e determinazione coach Sandro Dell'Agnello nel piatto pre-gara con l'Upea della sua FulgorLibertas, sestultima prova prima dei play-off, obiettivo condiviso da entrambi i team. “Credo che almeno per quanto riguarda le ultime tre-quattro piazze utili per l'accesso ai play-off la soglia sarà almeno 28/30 punti – continua il tecnico toscano –; a meno di tonfi o exploit incredibili, tutto si deciderà all'ultima giornata e conteranno gli scontri diretti”.

Data l'impressionante ammucchiata nella pancia della classifica, 7 squadre racchiuse in 4 punti (quinta Scafati con 24 poi Trento, Forlì, Verona, Bologna a 22, Upea e Jesi a 20), la gara con l'Upea potrebbe segnare un bel spartiacque.

Sono una squadra che l'arrivo di Huff ha reso ancor più completa, profonda, atletica. George, il reintegro di Young, concedono loro un potenziale offensivo che in casa diventa davvero impressionante.

Rimedi per fermare il tank Upea?

Non farli correre: è quello che vogliono e sanno fare meglio. In casa poi, si esaltano. Dovremo prestare attenzione anche al tiro dall'esterno di Huff: chiudersi a riccio potrebbe rendere la coperta davvero corta.

Passando a casa FulgorLibertas, l'amichevole “spazzolata” di mercoledì con Rimini ha dato un paio di indicazioni ormai note: Forlì è in buona condizione psicofisica generale mentre c'è un giocatore un po' in ombra, Bo Spencer.
Fatte le debite tare all'avversario, ho visto buone cose sia in difesa sia in attacco dove i ragazzi si sono cercati. L'atteggiamento è stato quello che mi attendevo e volevo. Su Bo gli ho parlato a lungo subito dopo la partita (mediocre l'impatto, ndr) e ho trovato il ragazzo sfiduciato. Non attraversa un buon momento e dobbiamo esser bravi noi a farlo tornare in condizione perché possa darci una mano. Continuo a ritenerlo un giocatore intelligente, con un futuro in Europa forse ho scoperto esser psicologicamente meno solido delle attese ma maturerà. Avesse oggi 30 anni, ribalterebbe la palestra, invece sconta tutta la sua inesperienza.

Roderick, invece, nonostante l'errore finale con Casale, è sereno?

Sì, indubbiamente di più. La botta comunque brucia ancora, lo ammetto: sarebbero stati due punti d'oro. Recriminare non avrebbe molto senso anche se, ribadisco, avanti di due punti non chiederò mai di far fallo. Purtroppo Ware ha fatto un mezzo miracolo: credo che tirare da 7 metri con 4 mani sopra non sia proprio la miglior opzione possibile. In ogni caso su Casale abbiamo tirato una riga: dobbiamo pensare solo che nel prossimo mese ci giochiamo tutti i mesi passati in palestra.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Le Gamberi, coach Dell'Agnello predica serenità

ForlìToday è in caricamento