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Un legame profondo tra Forlì e il Giro: quando Tullo Morgagni svelò il progetto della Gazzetta

Il deputato forlivese Marco Di Maio, nella sua pagina Facebook, parla di "giornata storica da segnare sul calendario. Emozione, spettacolo e opportunità per la città e il territorio"

Quella di martedì sarà la nona volta che il Giro d'Italia arriva a Forlì. È successo già nel 1925 (il 3 giugno, con partenza da Arezzo), nel 1928 (il 14 maggio da Trento, dopo un percorso di oltre 300 chilometri e ripartenza due giorni dopo da Predappio), nel 1930 ( il 2 giugno da Ancona). Arrivo di tappa a Forlì anche nel 1937 (il 23 maggio, nuovamente da Ancona) e nel 1939 con la Senigallia-Forlì (era il 7 maggio, prima di due semitappe). Si arrivò al 25 maggio del 1960 con la Bellaria-Forlì (semitappa). Il Giro tornò a Forlì nel 1977 (il 27 maggio con partenza da Gabicce Mare), poi più nulla fino al 12 maggio 2006 con la Busseto-Forlì dal sapore risorgimentale.

Il deputato forlivese Marco Di Maio, nella sua pagina Facebook, parla di "giornata storica da segnare sul calendario. Emozione, spettacolo e opportunità per la città e il territorio". Di Maio ricorda il legame tra la città mercuriale e la corsa rosa: "Il 7 agosto del 1908 dalle colonne della Gazzetta dello Sport il giornalista forlivese Tullo Morgagni annunciava l'intenzione della sua testata di organizzare, a partire dall'anno successivo, il Giro d'Italia. Un annuncio che bruciò sul tempo il Corriere della Sera, pronto a lanciare lo stesso progetto. Nasceva così una delle gare ciclistiche più prestigiose al mondo; nasceva così il legame profondo tra Forlì e il Giro. Un legame che esploderà in festa martedì e mercoledì prossimi con l'arrivo (da Civitanova Marche) e la partenza di tappa (verso Imola)".

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