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MotoGp, mondiale sempre più nelle mani di Mir. A Valencia è dominio Suzuki, Dovi attardato

Le Suzuki hanno dominato il Gran Premio d'Europa a Valencia, terz'ultimo appuntamento del campionato

Il mondiale MotoGp sempre più nelle mani di Joan Mir. Le Suzuki hanno dominato il Gran Premio d'Europa a Valencia, terz'ultimo appuntamento del campionato. Il leader del campionato (162 i punti in cassaforte) ha colto finalmente il primo centro nella classe regina in una domenica che ha visto i principali antagonisti alla corsa titolo sprofondare. Mir non è più il leader senza vittoria: strategicamente è stato semplicemente perfetto, facendo sfogare prima il compagno di squadra Alex Rins, ottimo secondo, per poi piazzare la zampata decisiva a undici giri dalla fine e prendere la fuga non solo verso il successo, ma soprattutto verso il campionato.

In una stagione ricca di colpi di scena, ad iniziare dal ko di Marc Marquez, la Suzuki è l'unica certezza, mostrando competitività in tutti i tracciati, senza soffrire alti e bassi. Sempre in lotta per le posizioni di vertice. E Valencia è stata l'ennesima conferma. Dietro le due frecce azzurre-argentate si è piazzata la Ktm del poleman Pol Espargaro. Buio pesto per Dovizioso. Nella stagione senza il "Cannibale" della Repsol Honda, il forlivese è incappato in un'altra domenica incolore, non andando oltre l'ottavo posto, preceduto nell'ordine da Takaaki Nagakami, Miguel Oliveira, Jack Miller e Brad Binder.

"Non mi sentivo molto bene fisicamente, ma fortunatamente in gara sono riuscito ad essere costante - spiega -. Nei primi giri ho recuperato diverse posizione, ma all’inizio il mio feeling con la moto non era ottimo. Solo sul finale di gara sono riuscito ad avere una buona velocità e questo è un aspetto interessante sul quale dovremo concentraci. Non sono contento del risultato, ma ora abbiamo a disposizione dati interessanti su cui lavorare in vista del prossimo gran premio, che si correrà sempre qui a Valencia domenica prossima".

Peggio di lui ha fatto Franco Morbidelli, undicesimo con la Yamaha Petronas: dopo il dominio ad Aragon, ha pagato la decisione di optare per un doppio pneumatico duro, chiudendo alle spalle di Danilo Petrucci. Dovizioso e Morbidelli possono praticamente dire addio alle ambizioni mondiali, condannati dalla pista e non ancora dalla matematica (entrambi a 45 punti da Mir). Male anche l'altra Yamaha Petronas di Fabio Quartararo, 14esimo: il francese scivola a 37 punti dalla vetta, a pari merito con Rins. Ko Valentino Rossi, al rientro in pista dopo il covid-19, e tradito dalla sua Yamaha, così come il cesenate Lorenzo Savadori (Aprilia). Domenica prossima si torna in pista a Valencia: il destino sembra segnato.

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