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La magia del bosco, il ricordo di Pantani: Santa Sofia in maglia rosa per il Giro d'Italia

Una bella cornice di pubblico ha assistito al passaggio del Giro d’Italia a Santa Sofia, traguardo volante della dodicesima frazione da Siena a Bagno di Romagna

Sul volto dei corridori le fatiche di una tappa ricca di salite, quella nel ricordo dell'indimenticato Gino Bartali e dell'ex ct della Nazionale Alfredo Martini. Una bella cornice di pubblico ha assistito al passaggio del Giro d’Italia a Santa Sofia, traguardo volante della dodicesima frazione da Siena a Bagno di Romagna vinta da Andrea Vendrame (Citroen Ag2r). Una tappa durissima dal punto di vista altimetrico, 212 chilometri che hanno attraversato il Chianti fino a Firenze, per poi affrontare una serie di salite (Monte Morello, con pendenze di oltre il 15%, il Passo della Consuma, con pendenza media attorno al 6%, il Passo della Calla, con picchi fino al 5%, e infine il Passo del Carnaio con alcuni tratti molto impegnativi e pendenze fino al 14%).

Il passaggio del Giro d'Italia a Santa Sofia

La frazione è stata caratterizzata nella prima parte da diverse cadute, tra le quali quella dell'ex maglia rosa Alessandro De Marchi, con diversi traumi e la frattura della clavicola. Sulle gambe dei corridori le fatiche della tappa di mercoledì di Montalcino, col gruppo che ha lasciato partire un drappello di 16 uomini (che le asperità hanno poi assottigliato), che ha accumulato oltre dieci minuti di vantaggio. Lungo il percorso scroci di pioggia intervallati ad ampie zone di sereno. Mozzafiato le immagine regalate dall'elicottero Rai del Parco delle Foreste Casentinesi, con le telecamere che hanno immortalato le bellezze paesaggistiche, facendo immergere lo spettatore su quel che si può vivere nel verde dell'entroterra forlivese ("il profumo unico del bosco subito dopo la pioggia, un'autentica magia"). E poi la diga di Ridracoli, le sue funzionalità, ma anche cenni storici, come la strage del Carnaio.

Il passaggio del Giro sul Passo del Carnaio

Inquadratura dall’alto per Santa Sofia, seguendo il passaggio dei ciclisti sul ponte sul Bidente, col gruppo che rispetto alla tappa pianeggiante di Forlì aveva un'andatura decisamente più blanda. Ad applaudire gli atleti c’erano tutti, dai grandi, anche in divisa ciclistica, ai piccolini, curiosi di vedere da vicino i protagonisti della televisione come la maglia rosa di Egan Bernal o lo "squalo" Vincenzo Nibali. Tutti ad indossare la mascherina, perchè ci sono regole da rispettare per uscire al più presto da questa emergenza. Presenti anche i sostenitori del Club Marco Pantani. Proprio una gigantografia del "Pirata" ha accolto i girini a Santa Sofia. Dopo un periodo buio condizionato dal covid, il Giro ha regalato emozioni, facendo dimenticare per qualche ora il dramma dell'epidemia vissuto nell'ultimo anno.

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