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Yamaha alla conquista di Misano. Vinales leader del venerdì, Dovi soffre

Il forlivese della Ducati per il momento ha centrato l'accesso alla Q2, ma preoccupato il gap che ha accusato dal poker di Yamaha e dalla Repsol Honda di Marc Marquez

A.A.A grip cercasi. Inizia in salita il fine settimana misanese di Andrea Dovizioso. Il forlivese della Ducati per il momento ha centrato l'accesso alla Q2, ma preoccupato il gap che ha accusato dal poker di Yamaha e dalla Repsol Honda di Marc Marquez. Il pilota della Ducati alla vigilia dell'appuntamento di casa si è mostrato carico per l'atmosfera, ma visibilmente preoccupato dal responso dei test di fine agosto. E ne aveva ben donde. L'asfalto del Misano World Circuit non è quello del 2018, quando lo vide vincere a mani basse. E il responso del cronometro, per il momento, è poco incoraggiante, almeno sul giro secco. Poca aderenza, soprattutto nelle curve in percorrenza, si traduce con un 1.051 di ritardo dalla virtuale pole position di Maverick Vinales.

Il time attack

Lo spagnolo della Yamaha del team Monster è stato il più veloce del venerdì in 1'32"775, battendo nel "time attack" lo specialista del giro del tutto o niente Fabio Quartararo. Il francesino della Yamaha del team Petronas, che anche nel turno pomeridiano ha dato prova di essere un abile equilibrista, si è fermato ad appena 57 millesimi dal best-lap. Marc Marquez per il momento è sornione terzo, a 396 millesimi, ma in palla sul passo. Dietro di lui c'è un Valentino Rossi a 695 millesimi da Vinales e l'altra M1 del team Petronas di Franco Morbidelli, scuola VR46. Dovizioso ha chiuso decimo nella combinata dei tempi, preceduto dalla Ktm di Pol Espargaro, dalle rosse di Michele Pirro (crono del mattino) e Danilo Petrucci e dall'Aprilia di Aleix Espargaro (anche lui col crono delle FP1). Tallone d'achille del forlivese sono il T1 e il T3, dove ha pagato da Vinales quattro e cinque decimi.

L'analisi del passo

Dovizioso ha iniziato le FP2 con due gomme medie nuove, compiendo due run, il primo da sette giri e il secondo da otto. L'ultimo run è stato dedicato al time attack con doppia soft. Non è stato impegnato in una vera e propria simulazione di passo gara, ma spiccano due passaggi con gomma usata in 34"1, un decimo più lento di Vinales. Differente il lavoro di Marquez, che ha lavorato inizialmente con una hard all'anteriore ed una soft al posteriore. Nel finale ha girato con una medium and una soft, girando sui tempi del Dovi. Anche Quartararo, dopo aver sparato nella prima uscita una serie di 33 alto, si è allineato ai tempi del Dovi. Non è troppo distante Morbidelli, mentre Rossi, con gomma usata, ha girato tra il 34"5 e 34"7. Petrucci paga dai due ai quattro decimi dal compagno di squadra, mentre Pirro si è focalizzato con una doppia soft è tempi di otto decimi più alti. Alex Rins, al momento fuori dalla Q2, è stato impegnato invece in una simulazione gara con doppia gomma media, martellando costantemente sul ritmo del 34"3. Lo spagnolo è senza alcun dubbio tra i papabili al podio.

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