Quindici anni senza Pantani, Marco Di Maio: "Campione per l'eternità"
Il ricordo del Pirata, Marco Pantani, scomparso il 14 febbraio di 15 anni fa, è anche nelle parole del deputato Marco Di Maio
"Era un sabato sera quando 15 anni fa la notizia mi raggiunse al cinema Astoria a Forlì: avevano trovato morto, in un’anonima stanza del residence “Le rose” a Rimini, Marco Pantani. Non ci potevo credere, venni subito via e cominciai a raccogliere informazioni e a scrivere per la mia testata, senza riuscire a trattenere la commozione".
Il ricordo del Pirata, Marco Pantani, scomparso il 14 febbraio di 15 anni fa, è anche nelle parole del deputato Marco Di Maio. "Se ne andava un mito, una leggenda vivente, che seguivo in ogni gara come milioni di persone, che avevo visto scatenare un entusiasmo incontenibile lungo le strade del Giro come nelle semplici esibizioni che ogni tanto si concedeva anche dalle nostre parti. Un uomo che con mio nonno e il resto della mia famiglia tifavo in modo sfegatato davanti alla tv come non è più capitato per altri sportivi (in precedenza era successo solo con Alberto Tomba)".
"Finiva un’era, in maniera cruenta e opaca (troppi sono, ancora oggi, i lati oscuri della vicenda); l’uomo che aveva fatto innamorare di questo sport straordinario una moltitudine di gente, se ne era andato nel giorno della festa degli innamorati. Da allora il ciclismo non è stato più lo stesso. Da quel 14 febbraio del 2004 per me e tanti altri - in Romagna, in Italia e nel mondo - San Valentino significa prima di tutto il ricordo di Marco, della sua fine tremenda, delle sue imprese epiche. Così grandi da far venire la pelle d’oca anche ora, al solo pensiero. Grazie Marco, campione per l’eternità" ha detto Di Maio