rotate-mobile
Sport

Ravenna-Forlì, coach Dell'Agnello presenta il derby: "Sarà duro. Ci teniamo"

“Noi abbiamo sicuramente una pericolosità offensiva più diffusa, lo dimostrano i sette giocatori in doppia cifra, perché il settimo segna 9 punti e mezzo"

Vigilia del match clou del girone Est tra Ravenna, capolista con 20 punti, e Forlì, appena sotto a quota 18. Nella tradizionale conferenza stampa pre partita, coach Sandro Dell’Agnello ha analizzato in modo molto chiaro la sfida di domenica con palla a due alle 12, che sarà “di testa, di motivazione, di durezza mentale e fisica”. Ancora out Ndoja, mentre altri due sono in dubbio. Ad affrontarsi saranno due squadre in un ottimo momento: “Ravenna sta facendo un grande campionato e quindi ha grossi meriti per questo. E' anche vero che ha portato a casa diverse partite con uno scarto di pochi punti, ma anche quelle poi devi meritarle".

"Noi stiamo molto bene, i risultati lo dicono ma secondo me anche il campo - prosegue il coach -. Se ieri abbiamo fatto bene, oggi dobbiamo dimostrarlo di nuovo. E se oggi ci riusciamo, domani dovremo farlo ancora. Il nostro rendimento ci permette di credere molto in quello che stiamo facendo, questo è sicuramente un vantaggio”.

Nonostante Forlì vanti il miglior attacco del girone, la fase più importante contro la capolista non sarà quella offensiva: “È vero che noi siamo il migliore o il secondo attacco del campionato, ma è anche vero che siamo la terza/quarta difesa a pari con Ravenna, partiamo assolutamente da dietro”.

Ecco le due principali insidie dell’avversario: “Loro hanno una doppia dimensione. Sono buoni tiratori da 3, anche se non ne abusano. In più hanno la dimensione forse più importante del campionato, il post basso con Thomas. Il nostro obiettivo è di non subire né l’una né l’altra : non è facile, ma ci proveremo”.

Sul tipo di partita che sarà, Dell’Agnello spiega: “Sarà una partita di testa, di motivazione, di durezza mentale e fisica anche. Un calo di tensione contro la prima puoi pagarlo veramente caro, se giochi contro l’ultima poi puoi aggiustarla, contro Ravenna è un po’ più difficile”.

Nonostante il girone d’andata sia concluso, è trascorso appena un terzo di stagione: “Secondo me questo derby conta qualcosa per la classifica o poco più, mancano 19 partite. Ci teniamo sia noi che loro”. L’Unieuro è meno americano-dipendente dell’OraSì, e più omogenea: “Noi abbiamo sicuramente una pericolosità offensiva più diffusa, lo dimostrano i sette giocatori in doppia cifra, perché il settimo segna 9 punti e mezzo. Loro sono più incentrati sui due stranieri, sono scelte diverse che stanno pagando grossi dividendi comunque, però io sono veramente contento di come giochiamo noi, perché cerchiamo sempre di passarci la palla e trovare il vantaggio, che non a fare la giocata del singolo”.

Poche le novità dall’infermeria: “Ndoja è ai box. C’è stata venerdì una ginocchiata forte tra Watson e Kitsing. Non credo siano in dubbio per domenica, però Kaspar mi hanno detto che non cammina”. L’importante non sarà il piazzamento al termine della regular season: “Quando arriverà aprile non saranno le due posizioni più avanti o più indietro, ma lo stato di forma e di coscienza che avrà la squadra ad essere importanti”.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Ravenna-Forlì, coach Dell'Agnello presenta il derby: "Sarà duro. Ci teniamo"

ForlìToday è in caricamento