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Softball, iniziano i playoff scudetto: Forlì schiera due nuove americane

A corollario di una stagione che ha già visto Forlì bersagliata dai problemi, si aggiunge il fatto che Chidester ha gravi problemi famigliari e ha dovuto rimandare l'arrivo a Forlì almeno di una settimana

Non è ancora finita la stagione della Poderi dal Nespoli. La Coppa delle Coppe era l'obiettivo più importante e più alla portata, ma la delusione per il quinto posto nel torneo continentale non deve far passare in secondo piano i playoff scudetto, che Forlì inizia giocando a Caronno. Certo, nel girone c'è il Bussolengo che ha dominato la stagione regolare ed ha appena vinto la Coppa Campioni stracciando la concorrenza; e le veronesi campionesse d'Italia in carica sono un deterrente robusto. Questo non vuol dire che Forlì farà puro atto di presenza, anzi. E nemmeno le altre concorrenti sono rimaste a guardare.

Scattano i playoff scudetto

Se la giocano otto squadre, le prime quattro di ciascun girone di Italian Softball League, nuovamente rimescolate e ridivise in due gruppi: le vincitrici di ciascun gruppo giocano la finale scudetto al meglio delle cinque partite, come tradizione. La Poderi dal Nespoli è con Caronno, Collecchio e appunto con Bussolengo, e affronterà le rivali in questo ordine nelle date del 2, 9 e 16 settembre; avrà il vantaggio del fattore campo solo con le scudettate. Nell'altro girone la finalista uscirà dal poker formato da Bollate, Saronno, Pianoro e Castelfranco Veneto.

La prima, grossa novità per Forlì è l'arrivo di due americane, espressamente per il finale di stagione. Si tratta di due atlete di livello mondiale: la batteria della nazionale Usa, il lanciatore Danielle O'Toole e il ricevitore Amanda Chidester. O'Toole è la più giovane delle due, ha appena 23 anni ed è all'inizio della carriera con il Team Usa. E' infatti uscita quest'anno da Arizona (con cifre e riconoscimenti stellari), eppure assieme all'altra ex forlivese Jessica Moore è già il pitcher di punta della nazionale, con la quale ha prima vinto i Giochi Panamericani e poi perso la finale della Japan Cup. E' un pitcher completo e fortissimo in tutti i lanci. Chidester invece ha già 27 anni, di cui gli ultimi sei passati con la casacca a stelle e strisce. Uscita da Michigan nel 2012, accompagnata da una valanga di onoreficenze, è di fatto il leader carismatico della Nazionale, nonché uno dei migliori battitori. Resta ovviamente in squadra Courtney Gano: non vi è un limite alle straniere da mettere a referto, l'unico limite è che in campo non possono essere più di due.

Qui finiscono le buone notizie. A corollario di una stagione che ha già visto Forlì bersagliata dai problemi, si aggiunge il fatto che Chidester ha gravi problemi famigliari e ha dovuto rimandare l'arrivo a Forlì almeno di una settimana. L'altra grave assenza con cui Forlì deve fare i conti a inizio dei playoff è quella di Andrea Montanari, che comunque era nota: la reggiana si è infortunata a inizio luglio, si è operata al menisco e sta accelerando la riabilitazione per rientrare. Non succederà al primo turno contro Caronno, è ancora troppo presto; forse se ne parla per il match di Collecchio. Abile e arruolato il resto della squadra. E ora la ricetta è banale: ritrovare la forza in battuta, smarrita sul diamante di Coppa; mantenere la concentrazione difensiva, che invece è stata la lieta sorpresa di Caserta; e non pensare al Bussolengo.

Due parole sulle avversarie

Caronno ha la sua giocatrice di punta in Karla Claudio, la portoricana che in Coppa ha giocato proprio per Forlì, sottotono. Insieme a lei bisogna prestare attenzione ad Alicart Yurubi, interno venezuelano con buone cifre nel box. Per Caronno si alternano in pedana Messina e Colombo, oltre a Claudio che in stagione regolare è imbattuta. A Collecchio gioca un'altra ex forlivese di Coppa, il catcher Elena Chiesa. La formazione emiliana ha cifre migliori del Caronno sia in attacco sia in pedana, e si è rinforzata per i play-off con il ritorno della lanciatrice americana Foley Morgan che aveva iniziato la stagione a Collecchio per poi passare alla stagione nei Pro USA a lei si aggiunge l’esterno Kiki Stokes, anch’essa proveniente dalla medesima squadra campione del titolo NPF gli Scarp Yard Dawgs de Texas, da non dimenticare e sottovalutare l'abbondante pacchetto dei lanciatori italiani (Ablondi, Tagliavini e Zavaroni, tutte di scuola parmense); non dovrebbe essere a disposizione l'interbase USA Logan Moreland, la migliore della squadra in battuta e difesa  in regular season.

Il Bussolengo è il vero "elefante nella stanza": è tanto evidente che è impossibile far finta di nulla, ma si cerca di non parlarne, di rimandare il discorso. Ridotto all'essenziale, il concetto è: possono ruotare due lanciatrici americane; in organico ci sono nove nazionali italiane; sono le più forti in attacco, difesa e pedana; hanno appena vinto in maniera schiacciante la Premiére Cup; in stagione regolare hanno perso tre partite in tutto. Però. Però una delle tre era la finale di Coppa Italia, persa con Bollate; un'altra l'hanno persa a Forlì. E se c'è una squadra che può dar loro fastidio, è proprio Forlì. Una Forlì perfetta, naturalmente.

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