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L'Unieuro oscura i Raggisolaris: Forlì viola il PalaCattani 65-78

Difesa, triple e il PalaCattani salta già a metà partita (+22 all’intervallo). Bene Ferri e Arrigoni. Invariata la classifica: Cecina batte Piacenza in casa e difende la prima piazza.

Il primo inedito derby Faenza – Forlì va di prepotenza ai biancorossi. Una gran difesa (encomiabile Pignatti nel “museruolare” la prima punta manfreda, Casadei), ottime percentuali dall’arco – strano a dirsi: le “bombe” dovevano esser il pasto principe dei padroni di casa fermatisi a un non esaltante 8-33, 24% contro il 7-16 avversario, pari al 43% – il giusto piglio fin dalla palla a due e un corri-e-tira mortifero sono stati i pilastri su cui l’Unieuro già a metà gara (chiusa a +22, 33-55) ha messo a segno un ottimo successo, il settimo in fila. Due punti che confermano Forlì prima avversaria di Cecina (vincente in casa su Piacenza) per la testa di classifica.

La partita – Forlì parte già con un piccolo premio: vince a mani basse sugli spalti con quasi il doppio dei supporter, 700 ospiti versus 400 locali. Ferri che benedice dall'arco la zona subitaneamente (e a lungo tenuta) faentina (4-3) alla luce delle difficoltà al tiro delle precedenti uscite, è miele puro. Il piano partita forlivese è chiarissimo: far correre la palla. Nel giro indemoniato, si esaltando le doti del pivot Rotondo che, con 8 carambole a fila, spinge a +4 gli ospiti, 7-11 (4'30”). Pini riporta i Raggisolaris testa avanti (12-11) colpendo un'Unieuro un po’ morbida in area. Vico predica il verbo che fa bene al morale, mettendo il cappello a 8 punti consecutivi con due triple di seguito: 16-21, 7'30”. Forlì prova a fuggire costringendo al primo time-out del match, il tecnico nero-verde Regazzi. Il minuto non spegne Forlì, anzi, i primi cambi di Garelli alzano il livello della contesa: se Arrigoni, con un cesto e fallo, spinge i compagni a +10 (16-26, 8'25”), è Rombaldoni a consolidare il vantaggio, insaccando, a fil di sirena dopo recupero di Vico, la decina: 18-28. Spinta dal suo splendido pubblico, l'Unieuro rientra in pista con la voglia di correre fortissimo in attacco e di mordere in difesa, insomma vuol già spezzare la partita. Mentre Pignatti merita un encomio per il lavoro su Casadei, deflagra tutto il divario tecnico-fisico e la preponderante fame forlivese. Rotondo continua a pestare duro la zona manfreda (18-34, 12'10) ma la vera bordata Forlì l'assesta in difesa e con il duo Arrigoni (12 pt al 20') - Bonacini. Tripla e contropiede dell'ala biancorossa (20-44, 14'30”) e Faenza si scioglie come neve. A cavallo di periodo è il momento di far luccicare l'argenteria per Rombaldoni: da incorniciare un fade away da tre per il 24-49 (15'50”). Salita fino a +27, 24-51 (17'), quasi naturale arriva la flessione per la Pallacanestro 2.015. Subito punita da Casadei: 33-51. Faenza però, resta troppo malleabile in difesa, patendo le incursioni a canestro dei piccoli ospiti, Ferri per primo. Il primo tempo si chiude con i supporter biancorossi in piedi ad applaudire il +22, 33-55. La ripresa è depressiva: i coach hanno evidentemente lavorato bene negli spogliatoi e le compagini si compensano a suon di errori e solide marcature. Il primo canestro (con dubbio supplementare) lo referta Silimbani al 22'20”: 36-55. Al 23’ è tempo per Garelli di risistemare le pedine. Errori a ripetizione, premiano la resistenze forlivese (36-57, 25') davvero rocciosa nelle retrovie, con Pignatti a giganteggiare, Arrigoni e Pederzini a far il loro. Mentre la curva forlivese accenna cori in vista del sentitissimo derby di domenica a Rimini sulla sirena, da 8 metri, Casadei ridà fiato ai polmoni Raggisolaris: 45-63, 30’. Gli ultimi 10’ sono terreno per l’arrembaggio faentino, portato più di pancia che di testa. Una stoppata monstre di Vico su Benedetti (45-64, 31'30”) pare anticipare i saluti della guardia, pedina base del potenziale riscatto, spedito in panca al 33’ per 5 falli. Vico e Rotondo (cardine in area contro la reiterata zona manfreda) tengono a debita distanza i locali. Romba mette il +23 (48-71, 35') che parrebbe sigillare il match. Il condizionale è d’obbligo visto che l’Unieuro gigioneggia un po’, alimentando la mini rimonta nero-verde. Silimbani (5) e Boero che inventa una doppia tripla, resuscitano Faenza fino a -12, 59-71 (36'30”). Il match però ha un padrone che non vuol cedere oltre a concedere all'avversario una semplice speranza e se Penserini cicca la bomba, Michele Ferri, da parte sua, è implacabile nel finalizzare una buona sfera da 6,75 (61-76). Silimbani ritenta ma il primo ferro dice no e ancora il play di casa Unieuro blinda e brinda alla vittoria guadagnandosi due liberi (61-78, 1'30”).

UNIEURO FORLI' – Rotondo 14, Rombaldoni 9, Vico 13, Ferri 14, Iattoni ne, Arrigoni 15, Pederzini 4, Pignatti 2, Bonacini 7, Biandolino ne. All. L. Garelli
RAGGISOLARIS FAENZA – Dal Fiume, Boero 8, Castellari ne, Silimbani 8, Benedetti 10, Casadei 20, Penserini 2, Pini 13, Zambrini 4, Sangiorgi ne. All. M. Regazzi
Raggisolaris Faenza - Pallacanestro 2.015 Forlì 65 – 78
(18-28; 33-55; 45-63)

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