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Unieuro, bentornata sulla terra: Piacenza viola il PalaGalassi 74-76

Pur avanti 71-65 a 3'30" Forlì è troppo sottotono per portar a casa il match della consacrazione. Da registrare, al cospetto di un team dall'altissimo tasso di talento, esperienza e fisicità come Bakery, la tenuta con squadre che costringono a ritmi lenti e usano difese parecchio dure.

S’infrange contro il primo vero scoglio di livello play-off, la striscia vincente da record dell’Unieuro. La PF 2.015, di fronte alla solidissima Bakery Piacenza, incappa al PalaGalassi nella più classica scoppola da esame di maturità. Pur brava nel crearsi un vantaggio di 5 lunghezze (71-65) a 3’30” dalla sirena, dopo aver a lungo inseguito, nel momento di affondare la lama, Forlì si è invece arenata, priva di idee offensive, improvvisamente insicura dalla lunetta (13 su 21 finali) e incapace di arginare le azioni del recupero dei coriacei Gasparin e Soragna. Ma per gli emiliani, da cerchiare con la matita, sono state le prove di tutto il quintetto; soprattutto quelle di Dordei (13 punti in 29’ di puro agonismo e mestiere, di quello che dà ai nervi) e del neo innesto Samoggia (17), ala vera col piglio da realizzatore. Il colpaccio Bakery rimette in ballo – anche se non ribaltandolo tout court – il discorso per la testa del girone e restituisce a Forlì l’eco di molti dubbi sull’assetto di squadra, sulla tenuta fisica al cospetto di squadre corazzate e pronte a “menare” come, appunto, Picenza, per non dire Cento. La PF 2.015 – che nei 40’ ha trovato meno dell’usuale da Sebastian Vico (13 punti con un dissonante 5 su 14 dal campo), Pederzini e Pignatti, terzetto preso senza pietà in mezzo alle tagliole ospiti – ha mostrato difficoltà nell’arginare gli uno-contro-uno in area piacentini mentre, in attacco, non potendo contare sulla sua prerogative, la transizione rapida, ha spesso pasticciato, peccando di leggerezze fatali nei moment clou.

Unieuro, il match contro Piacenza (foto di Alessandra Salieri)

La partita – I fischi per Dordei a memoria di screzi in un derby con Imola di tre stagioni fa, accompagnano la palla a due. Forlì ispirata dal metronomo Ferri parte in quinta (7-4, 2'50") anche se la difesa lascia preoccupanti varchi. Spazi che Gasparin trasforma in azioni vincenti (4 punti) per il primo e durevole sorpasso Bakery: 7-10 (4'). Piacenza, graziata più da colpi talent (o fortuna?) di Nicoletti, Gasparin (bomba da 8 metri) e Magrini (tripla di tabella) che da schemi, tiene il ritmo, anzi lo incrementa: 12-20 (7'). L’Unieuro, incartata nell’ossessiva ricerca di penetra e scarica in piena area, là dove Piacenza satura ogni centimetro con la stazza di Dordei, Soragna e Infante, non ha invece il mood giusto. Mentre gli ospiti incrementano la fisicità del gioco, Garelli tenta con Rombaldoni e Arrigoni di far correre di più la sfera. Gli effetti già benefici a fine I (16-22) si fanno reali nel II: l’Unieuro mostra i denti in difesa, pesca il terzo fallo di Soragna e, su assist dell’italo-argentino, con un energicissimo Arrigoni insacca il pareggio 29-29 (16’). La freccia la mette Pignatti con un libero su 2, 32-21, al 17'40". Il bandolo non è in mano a nessuno, è partita vera e dura, seguono colpo e risposta (35-35 su tripla di Romba) che sul finire di tempo premia Piacenza 37-39. Il recupero di match, offre un Dordei su di giri (sempre apprezzabile per la compostezza con cui festeggia i canestri di fronte a un pubblico che chiaramente lo stima): jump e tripla in 40" per il 37-44. Vico, sempre sorvegliatissimo dalla difesa avversaria, dà segnali di voler entrare in partita (43-44) ma chi più offre alla causa ora è Rombaldoni, motivato ancor di più dal tasso degli avversari (sui l -3, 48-51, del 24'). La zona piacentina costringe a molte perse e tanta confusione da rischiare di far deragliare l’Unieuro quando Magrini dalla lunga sigla il +8, 48-56. Forlì non molla però la presa pur davanti a un tecnico a Rombaldoni (52-58). Il PalaGalassi ruggisce come mai quest’anno, esplodendo sulla tripla del 55-58 di Arrigoni (27'). La spinta non si trasforma in gioco e, ancora, la cifra del gioco romagnolo resta impacciata, punita da un Samoggia in serata: 57-63 (28'). L’aggancio è rimandato all’ultimo periodo, il terzo vede la Bakery Avanti 60-65. Forlì profonde tutte le energie fin da subito,agevolata da un antisportivo di Fin al 31’: 63-65. Troppi errori placano la furia che, comunque, porta Arrigoni poi Vico (tripla folle, la sua) poi a segnare I cesti del +6, 71-65, chef a ben sperare. Forlì è in sudditanza, gigioneggia presa dalla voglia di matare la gara. La rotta è segnata dal break di Gasparin e dal tecnico per proteste fischiato a Garelli alterato con Dordei per un contatto a gioco fermo con Vico. Il libero e l’azione successive portano la firma di Soragna: 71-74, 38'45". Il tempo scorre inesorabile mentre Vico fallisce la tripla del pareggio e Romba fa un solo libero su 2: 72-74 (39’40"). Errori che Piacenza non commette (Samoggia, 39’50": 72-76). Con una sola chance da sopendere, la rimessa stentata sfornata dopo un time-out lato forlivese, (concluso da Rotondo che poggia un inutile -2) anticipano l'amaro finale 74-76.

Unieuro Forlì – Bakery Piacenza 74-76 (16-22, 38-41, 61-67)

Unieuro Forlì - Ferri 1, Vico 13, Pederzini 4, Pignatti 9, Rotondo 16; Bonacini, Rombaldoni 10, Iattoni, Arrigoni 21; Biandolino ne. All. Garelli

Bakery Piacenza - Gasparin 15, Magini 9, Soragna 8, Dordei 11, Infante 14; Cuccarese, Fin 2, Samoggia 17; Meschino e Nicoletti ne. All. Bizzozi

Arbitri - Spinelli di Roma e Lupelli di Aprilia (LT) Note - spettatori 2.120 (80 da Piacenza). Uscito per falli Arrigoni.

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