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Tra steppe e dune: oltre 5mila chilometri attendono Enrico Gaspari e Massimo Salvatore per il Silk Way Rally

Si tratta di una corsa articolata in dieci tappe, che si concluderà l'11 luglio dopo 5.400 chilometri (3.400 delle quali speciali) e che attraverserà Russia e Mongolia

Enrico Gaspari e Massimo Salvatore al via del "Silk Way Rally", valido per il "Cross Country Rally World Cup". Si tratta di una corsa articolata in dieci tappe, che si concluderà l'11 luglio dopo 5.400 chilometri (3.400 delle quali speciali) e che attraverserà Russia e Mongolia. L’equipaggio del Racing Team le Fonti porterà in gara il prototipo tubolare Polaris RZR 900E messo a disposizione e seguito in gara dal team francese Xtreme+ dell’italiano Marco Piana, che in questa occasione sarà alla partenza con un Toyota Land Crusier e fungerà da assistenza veloce. Nello stesso team c'è anche l’ex rallysta Michele Cinotto, che in Romagna è conosciuto dagli appassionati per le sue partecipazioni al Colline di Romagna e per aver corso con Audi Sport Italia che in passato aveva base a Meldola nell’officina del compianto “Fragolino” e del fratello Ruggero.

Dalla taiga russa ai monti Altai passando per la vastità delle steppe fino alle dune mongole: sarà un mosaico di paesaggi e terreni quello che attende i concorrenti del Silk Way Rally. La città russa di Omsk ha ospitato fino a gioved' le verifiche tecniche e amministrative e la pedana di partenza del rally raid organizzato da Vladimir Chagin, che si avvale come direttore sportivo dell'ex campione di sci Luc Alphand ,che si è occupato della creazione del percorso e della comunicazione con i  concorrenti e i media europei e che ha anche svolto un ruolo importante nella creazione dell'immagine del rally sulla scena internazionale. 

I concorrenti partiranno poi per 2 tappe nel cuore della Siberia orientale e della taiga russa prima di affrontare l’Altai, i suoi grandiosi paesaggi montuosi e le piste impegnative per l’ultima giornata in Russia.Cambio di paese e di scenario dalla quarta giornata che sarà anche la prima delle 7 da disputarsi in Mongolia. Piloti e navigatori andranno alla scoperta della terra del “Cielo Azzurro”, su un percorso dove i trasferimenti saranno più brevi e le speciali più lunghe, alternando medie montagne, laghi, immense steppe e zone di dune.Proprio qui, fra navigazione e guida, piste veloci e tecniche, tutti gli ingredienti del rally raid saranno presenti nell’immensità desertica del paese di Gengis Khan. Il rally si concluderà l’11 luglio in Mongolia, a Ulaanbaatar, la capitale più fredda del mondo, ma con una popolazione nota per essere fra le più accoglienti

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