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Unieuro, c’è ancora speranza: piegata Piacenza 91-77

Nel recupero del match rinviato per la Fed Cup di tennis, Forlì si fa trovare pronta e gioca la sua prima partita vera e chiude la serie negativa dopo 13 gare di astinenza. Recanati è nel mirino.

La svolta, la rinascita tanto attesa. Forlì torna a respirare e a sperare nella salvezza superando l'UCC Piacenza Casalpusterlengo per 91-77 nel recupero del match saltato a inizio febbraio, con una prestazione di grande sostanza, intelligenza tattica e, finalmente, cattiveria agonistica. Dopo 13 partite in pericolosa astinenza, la laboriosa gestazione figlia del cambio radicale nel roster, è sbocciata in una partita dove si è rivista difesa, circolazione di palla, divisione delle responsabilità. Una vittoria anzitutto di coach Giorgio Valli la cui impronta è parsa evidente, di tutti i dieci scesi sul parquet – menzioni per Melvin “carabina” Johnson devastante con il su 6 su 8 dall’arco (24 punti), Davide Castelli tanto silente quanto tenace ed efficace in difesa, Ryan Amoroso soverchiante i centri ospiti, Davide Bonacini ispirato dalla distanza e facilmente infiammabile – e del pubblico forlivese che di sabato sera, comunque sia, era presente e protagonista. Con i due punti dell’alleluja, Recanati è a due lunghezze. I giochi per i play-out sono riaperti. E domenica Forlì scenderà ad Ancona per affrontare proprio i leopardiani. La febbre è già alta, i pullman stanno scaldando i motori.


La partita – Accolti dallo striscione motivazionale degli Ultras 1997 “Se vi è rimasto un briciolo di dignità questa è l'ultima possibilità”, i cinque biancorossi in campo (nota: Valli ha scelto di tenere fuori dal roster Reati per Bonacini subito sul parquet) con intensità fisica sconosciuta ad oggi. Bonacini è il primo ad azzannare il match 5 punti a fila (8-2, 2'45”) Johnson rintuzza per il +8 (10-2) che costringe al time-out coach Andreazza. Tra falli e infrazioni, Forlì perde l'abbrivio. Castelli mastice su Bobby Jones, Bona che oscura la regia piacentina, tamponano ogni velleità UCC (al 10' difesa tiene UCC a 8 tiri dal campo contro i 18 di Forlì). Passata l'impasse, riassestati gli equilibri movimentati dalla girandola di cambi di Valli. Melvin Johnson e Pierich danno valore alla ritrovata circolazione di palla con triple cariche d'entusiasmo: 23-12, 8'30”. Ryan sulla sirena mette un ulteriore tassello: 25-15. Le immaginifiche percentuali dall’arco del I scendono, agevolando la rialzata di capo di Piacenza. E’ tutta farina del sacco infinito di Bobby Jones il mini-break ospite del -9, 30-21 (12’30”). La paura non sfiora neppure Forlì: la matrice difensiva è giusta, la palla non cade. L’assist di Ogo per un facile cesto dell’ottimo Amoroso (10° punto, 34-21, 13'15”) è il simbolo della tenacia romagnola. Bonacini piazza un’altra fiammata da 5 punti allungando a +13 (39-26, 15'30”) prima di un altro elastico. Hasbrouk si fa vedere (42-36) accendendo le polveri da 3. Risponde Adegboye che incuneandosi due volte trascina a un più che interessante finale di tempo sulla decina: 46-36. La ripresa è sonnolenta per la Pallacanestro Forlì, improvvisamente lenta di movimento. Al 22’ Piacenza è già col fiato sul collo: 47-42. A far tornare il sereno, non solo le triple di Johnson ma la difesa riavviatasi su livelli di primo tempo. L’UCC incappa in errori in serie (due perse del solo Infante, beccatissimo dal pubblico) e Melvin è implacabile: 57-42, 25'20”. Il 10-0 è servito. I cambi a carabina di Valli non tolgono il ritmo, anche perché Castelli è imperiale. L’ala ex Udine è ovunque e mette perfino la tripla del primo acuto verso la vittoria: 60-45 (26'). La zona di Piacenza (con Johnson in panca) tenta di assopire il gioco romagnolo, Jones, Hasbrouk e Borsato colgono ogni occasione (60-52). Pierich e Melvin ancora funambolo da 6.75 metri spengono chiude il 30' a +16, 70-54. Forlì è davvero altra roba rispetto a quella solo di una settimana fa. Pierich insacca il +18 al riavvio (73-55), Ogo punzecchia in penetrazione ma le vere crepe (e la successiva bandiera bianca) Piacenza le mostra a cavallo di quarto quarto. L’inciampo è l’espulsione per somma di tecnici di Raspino (comunque deludente) e il 5° fallo di Bobby Jones a seguito di tecnico per simulazione. Sul 78-63 (34’40”) Andreazza perde il suoi faro. Per Forlì la strada è spianata: Amoroso mette il turbo (80-63, 35') e errori in serie fanno intendere che Piacenza ha mollato. Il resto del tempo è campo per Johnson, una macchina da guerra al tiro.

Unieuro Forlì - Assigeco Piacenza 91-77 (25-15, 21-21, 24-18, 21-23)
Spettatori: 2777


Unieuro Forlì: Melvin Johnson 24 (2/2, 6/8), Ogooluwa Adegboye 15 (2/7, 2/6), Ryan Amoroso 14 (6/10, 0/1), Davide Bonacini 13 (3/3, 2/3), Simone Pierich 12 (0/0, 3/7), Riccardo Castelli 7 (1/3, 1/2), Michele Ferri 2 (1/2, 0/2), Paolo Rotondo 2 (1/2, 0/0), Francesco Paolin 2 (0/0, 0/1), Iba koite Thiam 0 (0/0, 0/0)
Tiri liberi: 17 / 20 - Rimbalzi: 25 3 + 22 (Ryan Amoroso 5) - Assist: 16 (Ogooluwa Adegboye 6)


Assigeco Piacenza: Bobby Jones 19 (3/6, 0/2), Kenny Hasbrouck 15 (0/4, 5/11), Stefano Borsato 14 (4/4, 2/3), Luca Infante 8 (2/4, 0/3), Tommaso Raspino 8 (3/4, 0/2), Matteo Formenti 5 (1/1, 1/1), Francesco De nicolao 4 (1/3, 0/0), Nemanja Dincic 2 (1/1, 0/0), Edoardo Persico 2 (1/2, 0/0), Valerio Costa 0 (0/1, 0/0)
Tiri liberi: 21 / 25 - Rimbalzi: 28 5 + 23 (Bobby Jones 13) - Assist: 11 (Kenny Hasbrouck 4)

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