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Unieuro, intervista a capitan Davide Bonacini: "A Forlì sto bene. Rimarrei altri anni"

Bonacini ha tracciato a ForlìToday un bilancio della stagione conclusasi alla prima fase di playoff contro Rieti.

Il capitano dell’Unieuro Davide Bonacini è deluso dal finale di campionato ma senza particolari rimpianti: salvo sorprese, lo rivedremo a Forlì anche il prossimo anno con l’obiettivo di migliorare la sesta posizione ottenuta quest’anno. In occasione dell’ormai tradizionale cena di fine stagione della Pallacanestro Forlì 2.015, Bonacini ha tracciato a ForlìToday un bilancio della stagione conclusasi alla prima fase di playoff contro Rieti.

Davide, a livello personale ti senti soddisfatto della stagione appena conclusa?
A livello personale non tanto. Diciamo che, valutando il mio percorso a Forlì, è stata la prima stagione in cui ho fatto un po’ più fatica. Ho fatto tre stagioni sempre in crescendo e quest’anno per diversi motivi (può succedere ogni tanto) ho avuto un po’ di calo.

Unieuro, intervista a Davide Bonacini

Hai qualche rimpianto?
No, rimpianti è raro che ne abbia. Dispiace soprattutto per l’ultimo episodio, la partita a Rieti non ha rispecchiato quello che è stato il nostro rendimento stagionale.

Riguardo al playoff contro Rieti, cosa pensi vi sia mancato per passare il turno?
Loro avevano decisamente più voglia, erano più disponibili a buttarsi su tutti i palloni, avevano più “cazzimma”, però sono comunque esperienze che ti formano per i prossimi playoff. Sai che quando incontri quel genere di squadra servono più che altro cuore e grinta.

In un’intervista, Pasquali ha detto che in questa stagione sei andato a sprazzi e probabilmente il ruolo pensato per te ti ha asfissiato e bloccato il processo di crescita. Ti trovi d’accordo?
Può essere. Ho fatto un grande esame di coscienza quando è finita la stagione per capire un po’ cosa fosse successo. Forse anche il ruolo di capitano non mi ha alleggerito la questione, può essere. Nessuno mi ha insegnato come fare il capitano, quindi non l’ho imparato in due mesi. Sono cresciuto, ho capito determinate dinamiche che prima ignoravo.

Sei d’accordo con la decisione della società di esonerare Nicola?
Non spetta a me dire se sono d’accordo o meno. Mi aspettavo una conferma, avranno avuto i loro motivi e non c’è nulla da mettere in discussione, con Marcelo abbiamo lavorato benissimo, ha portato quello che ci serviva in quel momento.

Parliamo del tuo futuro: rimarrai a Forlì anche il prossimo anno?
Qui ho un contratto secco e senza uscite. Salvo decisioni della società, io qua sto bene, loro lo sanno e rimarrei qui altri anni”.

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