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Il Segafredo va di traverso: la Virtus frena la corsa salvezza dell'Unieuro

Un ko comunque a testa alta, con la formazione di casa capitolata col punteggio di 69-77 dopo aver chiuso i primi due quarti ad appena due punti dai bolognesi. Bologna spietata, nel finale, a suon di triple punisce l’Unieuro condotta da un monumentale Melvin Johnson ma priva di Ogo Adegboye

Segafredo agrodolce per la Pallacanestro 2.015. Priva di Ogo Adegboye (ko per il colpo subito nella battaglia di Jesi), Forlì ha sfoderato un monumentale Melvin Johnson (32 punti) e una buona amalgama difensiva per reggere l’urto con i colossi della capolista Bologna sponda Virtus ma i bianconeri, nell’incandescente finale (quasi 3.900 presenti nonostante l’orario fuori da ogni grazia se non quella di Sky), con tre triple di fila dei propri giocatori simbolo (Ndoja, Umeh e Lawson) ha spezzato a proprio favore la contesa. In attesa dei risultati di Recanati, Chieti e Imola, la testa vola già allo scontro di domenica, sempre al PalaGalassi, con Mantova.

Unieuro Forlì-Virtus Bologna, il fotoservizio di Alessandra Salieri

La partita – Tra le scaramucce tra tifoserie (320 i felsinei) spicca il sapido striscione bolognese all'indirizzo di coach Giorgio Valli “Le spalle ci hai voltato, la storia hai macchiato, Giorgio Valli traditore”: la curva ospite evidentemente non ha digerito la retrocessione dello scorso anno. Alla palla a due, nel quintetto forlivese non si vede Adegboye: mai allenatosi in settimana per il colpo subito nel finale a Jesi non entrerà mai in contesa. Al posto del nigeriano c’è Paolin. L'orario da amaro, da pura digestione, rallenta i ritmi, anestetizza i polsi. Amoroso è il primo ad infiammare il Palas (4-2, 3'20”). All'appello manca però Melvin Johnson che tenta ma non sferza. Dopo 6' il punteggio è ancora di bassissimo profilo: 4-6, con 4 del pivot Lawson. Nessuno pare aver capitoi come accedere all’area. Finalmente è Castelli a togliere il lucchetto dalla lunga, dopo 3 tentativi a vuoto: 7-8. Resta che Forlì non ha dimensione offensiva, la Virtus invece la trova nella fascia di media con un reparto ali che in A2 non ha pari: Rosselli (3), Michelori (5) e Ndoja mettono già il loro sigillo non solo segnando fino al 7-20 del 9’ ma guadagnandosi tante seconde chance ben concesse dai rimbalzisti romagnoli. Il 9-20 del 10' è già un fardello pesantissimo. Il secondo atto trasforma Forlì: Johnson e Paolin (d'energia più che di cesto) alzano il ritmo: 14-22 (11'30”). Gli arbitri tutelano anche l'Uni e le maglie virtussine si aprono. Johnson conferma di essere faro e riferimento insieme al collante Castelli: bomba e cesto in contropiede vale il -3, 19-22 (12'32”). Forlì vede la luce e Ramagli chiama time-out per spegnerla. Riuscendoci. Grazie a Kenny Lawson che spadroneggia: 7 punti (bomba, tap-in e semigancio) sono pugni in faccia a Forlì che riprende a perdere troppi palloni. Al 15’ è -10, 19-29. Valli ha nella manica l'asso tutto mestiere Simone Pierich e la ritrovata intensità difensiva: un 3+1 dell'ala goriziana e meno spazio a giocatori in nero, tengono la PF in prossimità: 29-33, 17'. Le difese miste di Valli (insieme a Lawson molto in panca e Umeh ben tenuto da MJ) aiutano Forlì a restare in scia. Il 33-35 di fine tempo è una flebo di speranza in vena. La partita si fa di gomma nella ripresa. Forlì, o meglio, Johson, recupera terreno e sorpassa (36-35, 21'10”) ma ecco la risposta delle Vu nere alle disattenzioni romagnole: Umeh da 3, frusta duro, 36-44 (24'40”). Amoroso, per il resto parso sballottato e difensivamente in difficoltà, si fa vedere ma è sempre e solo Johnson a deflagrare di talento e follia: 44-44, 26'32”. Il furore e il caos del Palas non strappano il copione. Bologna rimette la freccia con un 0-7 chiuso dall'arco da Umeh per il 46-53 del 30’. Come nel III è MJ a spostare gli equilibri riportando i biancorossi al sorpasso (54-53, 32'25”). Il colpaccio è nell’aria, il PalaGalassi è un bolgia dove è difficile sentire i propri pensieri. Nella battaglia, tutto da gustare lo scontro gladiatorio tra Castelli e Ndoja: i colpi sono durissimi ma alla fine i due si abbracceranno. Forlì imprime il massimo sforzo possibile, pescando triple da Ferri e Johnson. Al 37’30” è 59-60. La solidità e la fisicità bolognese emerge gioco dopo gioco, al calare delle energie degl uomini di Valli. I blocchi delle canotte nere sono pilastri intorno cui i giochi Segafredo ruotano. Sfruttano gli spazi offerti Ndoja – cui risponde MJ – poi Umeh: 62-66. La tripla, terza, fatale la incesta il centrone Kenny Lawson: 62-69, 38'. Il colpo è come prosciugasse le energie psicofisiche di Forlì che, nonostante il time-out chiarificatore, perde due palloni lasciando definitivamente strada alla Virtus per 69-77.

Unieuro Forlì - Segafredo Virtus Bologna 69-77 (9-20, 24-15, 46-53)
Unieuro Forlì: Melvin Johnson 32 (5/8, 6/15), Ryan Amoroso 11 (5/12, 0/0), Riccardo Castelli 7 (1/3, 1/3), Simone Pierich 7 (0/1, 2/5), Davide Bonacini 4 (0/2, 0/1), Michele Ferri 3 (0/1, 1/4), Paolo Rotondo 3 (1/1, 0/0), Francesco Paolin 2 (1/5, 0/1), Iba koite Thiam 0 (0/0, 0/0), Alessandro Del zozzo 0 (0/0, 0/0), Simone Ravaioli 0 (0/0, 0/0), Ogooluwa "ogo" Adegboye 0 (0/0, 0/0)
Tiri liberi: 13 / 17 - Rimbalzi: 28 11 + 17 (Riccardo Castelli 10) - Assist: 15 (Melvin Johnson 4)
Segafredo Virtus Bologna: Kenny Lawson 22 (7/9, 2/3), Michael Umeh 13 (2/6, 3/9), Guido Rosselli 11 (2/3, 1/2), Klaudio Ndoja 10 (2/3, 2/6), Marco Spissu 10 (5/7, 0/2), Andrea Michelori 8 (2/5, 0/0), Gabriele Spizzichini 2 (1/1, 0/3), Davide Bruttini 2 (1/1, 0/0), Alessandro Pajola 0 (0/1, 0/0), Tommaso Oxilia 0 (0/0, 0/0), Lorenzo Penna 0 (0/0, 0/0), Danilo Petrovic 0 (0/0, 0/0)
Tiri liberi: 10 / 15 - Rimbalzi: 37 13 + 24 (Michael Umeh 8) - Assist: 17 (Guido Rosselli 6)

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