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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Vela, Michele Zambelli impegnato nella Ostar: "Un'avventura incredibile"

Zambelli, socio del Club Nautico di Rimini, è partito a bordo di Illumia 12, la barca più piccola della flotta, cercando di arricchire il suo bagaglio di esperienza di navigatore, perché tutti i grandi navigatori hanno affrontato questa regata

Michele Zambelli, skipper forlivese a bordo della barca Illumia12, un Class 9.50, è impegnato in quella che viene considerata la regata più impegnativa e difficile per i navigatori solitari; la Ostar, 3000 miglia in solitari da Plymouth (Inghilterra) a Newport (Usa). Si naviga contro vento, con onde alte oltre 5 metri e con temperature molto basse, perché il percorso più breve passa per l’Oceano Atlantico del Nord, lungo la rotta che seguivano le navi che dall’Inghilterra arrivavano in America, come quella del Titanic. Si passa anche nelle zone di transito degli Iceberg che in questa stagione seguono la corrente e si spostano verso Sud.  Una regata per pochi o per chi vuole affrontare una vera e propria prova di resistenza.

Zambelli, socio del Club Nautico di Rimini, è partito a bordo di Illumia 12, la barca più piccola della flotta, cercando di arricchire il suo bagaglio di esperienza di navigatore, perché tutti i grandi navigatori hanno affrontato questa regata. “La Ostar è un'avventura incredibile. Non è solo una regata, è una vera sfida ai propri limiti: fisici, mentali e della barca”, ha scritto Michele Zambelli in un messaggio perché, a differenza delle altre regate a cui era abituato, può comunicare con un telefono satellitare.

Partiti da Plymouth il 29 maggio la flotta delle 21 barche iscritte ha subito incontrato quella che in gergo si chiama depressione, zona di bassa pressione dove i venti soffiano forte e il mare è molto impegnativo, dimostrazione che dopo i primi giorni ci sono stati 5 ritiri. Zambelli ha subito preso la posizione tra il gruppo di testa e ha tenuto una buona posizione con barche di diversi metri più grandi di Illumia 12, dimostrando ancora una volta di avere la stoffa per queste navigazioni oceaniche in solitario.

La strategia è infatti cercare di intrepretare al meglio il meteo per passare da una depressione all’altra sfruttando il vento a favore e sfuggendo dal vento contrario. Zambelli ha infatti puntato subito verso la rotta più a Nord che lo ha portato ad affrontare una navigazione difficile ma che lo avrebbe poi agevolato nei giorni successivi entrando in una zona di venti favorevoli. Ed è stata infatti la scelta giusta che lo vede, dopo 10 giorni di navigazione, al terzo posto nella classifica provvisoria in compensato e quarto in tempo reale. “Abbiamo scelto di passare a nord della prima bassa pressione - conclude Zambelli -  in questo modo stiamo salendo sul groppo di tutte quelle che si formano! Perché Terranova, dove stiamo andando, non è solo la terra dei ghiacci ma è anche dove nascono le tempeste…e noi gli stiamo andando a bussare alle porte!"

Michele infatti al momento naviga con la velatura ridotta e si trova in quella che si può considerare la prima vera tempesta di questa Ostar.

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