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Un anno senza Vigor: il mondo dello sport non dimentica il suo campione

E' passato un anno, ma sembra ancora maledettamente vicina quella sera del 24 marzo 2012 quando Vigor Bovolenta ci ha lasciati sul parquet di Macerata. Una sera che non solo il mondo della pallavolo, ma tutti gli sportivi e non, difficilmente riusciranno a dimenticare

E' passato un anno, ma sembra ancora maledettamente vicina quella sera del 24 marzo 2012 quando Vigor Bovolenta ci ha lasciati sul parquet di Macerata. Una sera che non solo il mondo della pallavolo, ma tutti gli sportivi e non, difficilmente riusciranno a dimenticare. L'ex giocatore della nazionale stava disputando un match di B2 con la sua Softer Volley Forlì sul campo della Lube, quando si è presentato sulla linea di battuta: "Mi gira la testa, aiutatemi che cado". Si è toccato il fianco sinistro, vicino al cuore, e si è accasciato a terra. E a soli 37 anni, ha lasciato il mondo della pallavolo e tutti coloro che gli hanno voluto bene.

RICORDO SU TUTTI I PARQUET
Domenica Vigor sarà ricordato prima delle gare dei Playoff e della finale di Challenge Cup. Due tifose del volley, Alice e Chiara, hanno scritto un breve saluto a “Bovo” che leggeranno domenica a Piacenza prima dell’inizio della finale europea di Challenge Cup, alla presenza della moglie di Vigor, Federica Lisi. Lo stesso messaggio sarà letto contemporaneamente sui campi di Latina e Castellana Grotte prima della sfida decisiva degli Ottavi di Finale

DUE MEDICI INDAGATI PER LA MORTE
Per la morte del campione, due medici di Forlì e Meldola sono indagati per omicidio colposo dalla Procura di Macerata. Secondo la Procura, Bovolenta non avrebbe potuto giocare in quanto soffriva coronaropatia arteriosclerotica severa. I due medici sono indagati in quanto due anni fa rilasciarono al giocatore il certificato di idoneità sportiva agonistica.

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