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Violenza contro gli arbitri, lo sfogo: "Sono stato radiato perchè ho detto la verità"

Sta portando avanti una battaglia contro la violenza nei confronti degli arbitri di calcio, il forlivese Roberto Monti, che si presenta come "ex arbitro benemerito AIA (Associazione italiana arbitri)"

Sta portando avanti una battaglia contro la violenza nei confronti degli arbitri di calcio, il forlivese Roberto Monti, che si presenta come “ex arbitro benemerito AIA (Associazione italiana arbitri)”. Monti, che nella sua pagina Facebook sta scrivendo “quel che sta succedendo nel calcio italiano e quello che succede in un Paese, dove credevo che l'Articolo 21 della Costituzione Italiana fosse rispettato anche da questa dirigenza Aia”, denuncia: “dal 6 settembre la mia associazione mi ha radiato perchè pubblico queste notizie vere sulla violenza verso gli arbitri”.

Forlitoday ha contattato l'Aia che però non ha fornito una replica in merito. Monti ha fatto ricorso contro la decisione dell'associazione: “Il 9 dicembre – spiega Monti - il mio ricorso sulla sentenza è stato giudicato inammissibile e confermato il ritiro della tessera. Non hanno nemmeno risposto alle mie richieste di chiarimento”.

Poi Monti snocciola alcuni dati nazionali: “Dall'1 dicembre 2012 al 31 ottobre 2013, le multe incassate dalla Federazione per le violenze agli arbitri ammontano a euro 568.740. Sono 2.572
i colleghi colpiti: 156 di loro hanno avuto bisogno di cure ospedaliere. Sono Orgoglioso di essere radiato da questa dirigenza Aia. Dire la verità su queste nefandezze dà fastidio. Io arbitro benemerito vengo cacciato come un delinquente perchè esprimo opinioni senza offendere nessuno e dico la verità sulle violenze e sui soldi incassati dalla Figc per le botte e le offese ai nostri ragazzi, - chiude Monti - questa è la dirigenza Aia: le tessere non contano nulla contano le persone. Se pensavano di fermarmi si sono sbagliati”

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