Volley, la Softer Forlì impegnata in trasferta a Ferrara

Domani a Ferrara inizia il girone di ritorno. Su quello di andata, si pronuncia l'architetto Giovann Gavelli, presidente di una Softer Volley Forlì al momento ultima in classifica. "La classifica non mi preoccupa" dice Gavelli "anche perchè abbiamo un intero girone a disposizione, e già la gara di Ferrara sarà molto interessante, ed anche piena di splendidi ricordi legati a memorabili sfide in serie A".

In realtà, il motivo è ben altro: una consapevolezza che parte da una scelta fatta ormai 4 anni fa. "Noi abbiamo scelto di intraprendere un progetto che coinvolgesse i migliori giovani del territorio. Tutti del nostro vivavio, uno di Faenza ed uno quest'anno da Rimini. Facile? Tutt'altro! Ma questa decisione, coraggiosa, prima o poi si doveva prendere, per calmierare i costi, divenuti insostenibili nelle categorie maggiori, e per riprendere a creare giocatori ed uomini partendo dai nostri giovani. Sono certo che questa scelta" spiega Gavelli "anticipa quanto in molti dovranno iniziare a fare, e conferma il modo di lavorare che anche altri, più recentemente, hanno iniziato a seguire".

Il settore giovanile è importantissimo. Alberto Casadei, ora in serie A1 a Modena, è l'esempio più alto di un lavoro svolto negli anni e che ha dato anche i suoi frutti. Senza scordare Daniele Mengozzi e Michel Guemart, olte ad una lunga serie di atleti che militano con successo in B1 in giro per l'Italia. "Max Giaccardi è il coach giusto per noi. Con lui i ragazzi si sentono sicuri e lavorano bene. Lavorano più di una squadra di serie A1; si allenano tutti i pomeriggi e molte mattine. E spesso, finito allenamento, si fermano e restano in palestra ancora. Max è competente, preciso, ha un buonissimo feeling con i nostri giocatori. E loro lo apprezzano, lo seguono, e lavorano molto. Poi si tratta di giovani, è ovvio, serve tempo. E noi" precisa il presidente "abbiamo deciso di prenderci tutto il tempo necessario. Col supporto dei soci e degli sponsor, che appoggiano in pieno il progetto".

Quattro anni fa, quando è iniziato il tutto, sembrava ancora che se ne potesse fare a meno. "Oggi non è più così, è chiaro, ed al di là della classifica, che possiamo ancora ribaltare, tutte le nostre energie sono volte a dare forma a questi giovani atleti. Sappiamo di essere sulla strada giusta, e continueremo a lavorare così".