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Bleuline Forlì, intervista a Giorgia Gregori: “Il girone di ritorno può riservarci delle sorprese”

Forlì Today ha contattato il libero della formazione biancoblu di B1 per fare un punto sulla prima parte di stagione

Lavoratrice della terra: significa letteralmente questo il nome “Giorgia” e c’è una giocatrice della Bleuline Forlì che si chiama proprio così e mette ogni volta sul campo un sudore che potrebbe essere tranquillamente paragonato a quello di chi coltiva appunto il terreno. Giorgia Gregori è il libero della squadra biancoblu che milita nel girone D della B1 di volley femminile, oltre che una delle giocatrici più rappresentative della formazione romagnola. La redazione di Forlì Today l’ha contattata per intervistarla e approfondire la prima parte di stagione e i propositi per il nuovo anno. Queste sono le sue risposte:

In questa stagione avete avuto un andamento più altalenante rispetto a un anno fa: dopo 10 partite del campionato 2021-2022 avevate infatti 4 punti in più, come si spiega questa differenza?

Sicuramente il campionato, rispetto all’anno scorso, è cambiato, ci sono squadre attrezzate e forti, alcune delle quali scese dall’A2. Il nostro non è stato lo stesso inizio di un anno fa, però abbiamo cambiato diversi elementi soprattutto inserendo molte ragazze giovani del nostro settore. I risultati si stanno iniziando a vedere adesso, come confermato dalle ultime partite. Stiamo venendo fuori come squadra, ora quando giochiamo ci sentiamo ben unite. Mi fa molto piacere che ci siano così tante giovani nel roster perché sono un grandissimo valore aggiunto ed è bello trasmettere tutta la nostra passione. Il girone di ritorno può riservarci delle sorprese, ci sono partite che mi hanno lasciato l’amaro in bocca e che possiamo giocarci tranquillamente.

Come dicevi, nelle ultime partite avete mostrato grandi miglioramenti, sia nel match contro la capolista Bologna che nella vittoria contro la seconda in classifica Ravenna. La zona play-off dista proprio 7 punti, è un obiettivo possibile come lo scorso anno?

Dalla società non abbiamo alcun tipo di pressione, perché ci hanno sempre detto che l’obiettivo è quello di mantenere la categoria. Noi giochiamo tranquille e con la voglia di divertirci, ma proprio divertendoci e facendo il nostro gioco possiamo toglierci molte più soddisfazioni di quanto non abbiamo fatto finora. Possiamo puntare di sicuro a qualcosa di migliore rispetto ad adesso.

Con la Bleuline Forlì hai scalato tante categorie, hai mai fatto un pensierino all’A2?

L’A2 potrebbe essere abbastanza impegnativa soprattutto per via del lavoro, poi si comincerebbe a giocare la domenica, ad affrontare trasferte più lunghe. Vincere un campionato, però, ha sempre il suo perché, è un traguardo bellissimo e le emozioni che si vivono sono uniche, non puoi viverle in nessun altro modo. Il pensiero magari c’è, ma sono già contenta della categoria in cui gioco, non mi sarei mai immaginata di arrivare a questi livelli.

Il 2023 di Forlì inizia subito in salita con la trasferta di Imola. Che avversario vi aspettate alla ripresa del campionato?

Con Imola sarà davvero dura, è uno dei derby più sentiti. Anche loro rispetto all’anno scorso hanno cambiato tanto: hanno inserito molte giovani e i miglioramenti si sono visti. È un avversario un po’ imprevedibile, di sicuro si armeranno fino ai denti ma sarà lo stesso per noi. Da Imola in questo momento ci si può aspettare di tutto.

Di recente hai spiegato che uno dei tuoi obiettivi di quest’anno è trasmettere la tua grinta alle giovanissime. Cosa consiglieresti a chi ha appena cominciato a giocare nel tuo ruolo, quello di libero?

Consiglierei di non mollare mai, magari sembra difficile trovare delle soddisfazioni perché il nostro è un ruolo un po’ nascosto e da fuori si percepisce poco quale valore abbia. Bisogna ritagliarsi da soli le soddisfazioni, con una difesa in più che ti permette di trasmettere la grinta a tutto il resto della squadra. Il libero deve avere questa peculiarità, deve mollare per ultimo ed è quello che cerco di fare sempre in squadra. Ogni pallone può fare la differenza e rappresentare la svolta di una partita: fare punto ti esalta, ma anche una difesa ben fatta ti dà una grinta unica. Io cerco di metterne tantissima, magari da fuori posso sembrare un po’ “pazza” ma è il mio modo per coinvolgere le compagne e farle stare sempre sul pezzo.

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