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Vucinic: "Sconfitta figlia di troppa fiducia nei nostri mezzi"

Al termine di Fulgor-Ostuni coach Vucinic ha le idee chiare sulle cause della sconfitta forlivese: approccio sbagliato e pessima gestione difensiva degli ultimi due minuti di gioco

Una sconfitta che viene da lontano, da due settimane senza fatiche di campionato; due settimane di allenamenti fatti senza l'intensità giusta. “Ho visto i ragazzi prepararsi a questo match con troppa fiducia e il prezzo pagato è stato altissimo: un primo quarto che alla lunga ha pesato tremendamente”. Parola di coach Nenad Vucinic dopo FulgorLibertas-Ostuni, gara persa all'ultimo secondo per 79-80 . “Ma anche avessimo vinto, da coach – spiega il tecnico della miracolosa salvezza dell'anno scorso – non avrei gioito: abbiamo giocato troppo male, con un approccio totalmente sbagliato, con supponenza per riuscire a trovare anche un solo motivo per sorridere”. Gelida la replica sulla gestione degli ultimi due minuti: “L'istruzione impartita era chiara, fare fallo sia sull'azione nella quale Jurevicius ha messo la tripla sia su quella del sorpasso di Klobucar a 17" dalla sirena. Il tiro di Easley? Sulla rimessa, saltata l'opzione primaria Freeman, la palla è finita a lui; Tony aveva un buon tiro, peccato non sia andata come speravamo. Ora ci aspetta un calendario duro. Dobbiamo solo lavorare, null'altro”.

Battuta amara anche per il faro della squadra, il play Mike Nardi: “Siamo partiti male e onestamente non ne capisco il motivo; non parlavamo né mettavamo energia. In difesa poi abbiamo fatto veramente malissimo. Vero che Ostuni è una buona squadra ma nessuno deve venir al PalaFiera e fare 30 punti in un quarto. La sosta ci ha annebbiato? Non credo, siamo tutti professionisti, non può essere una scusante”.

Felice, l'esperto tecnico di Ostuni, Franco Marcelletti: “Sapevamo che se non avessimo buttato in campo il nostro ritmo avremmo patito. Così è stato. Siamo stati poi bravi quando davanti al ritorno fisiologico di Forlì non ci siamo pianti addosso ma abbiamo stretto i denti. La Legadue è un campionato difficile, quest'anno ancor di più e senza impianto difensivo importante rischi il tracollo”.

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