Campagna di manifesti di 'Pro Vita & Famiglia' contro gli aborti selettivi
Nel manifesto affisso a Forlì sulla grafica si legge “Potere alle donne? Facciamole nascere!”, con l’immagine stilizzata di un bimbo nel grembo materno
Nel manifesto affisso a Forlì sulla grafica si legge “Potere alle donne? Facciamole nascere!”, con l’immagine stilizzata di un bimbo nel grembo materno
"Fare una corretta informazione sull’Interruzione Volontaria di Gravidanza, avendo cura della serietà delle fonti e dei dati pubblici e verificati, vuol dire impegnarsi perché tutti i cittadini e le cittadine non si imbattano in ostacoli disinformativi"
""Il vero veleno è la disinformazione", si legge a margine dei manifesti e questa è l'unica cosa che come Popolo della Famiglia ci trova d'accordo, poiché il messaggio che arriva alle donne è totalmente fuorviante"
E' quanto si legge in una nota congiunta diffusa dalle realtà aderenti alla campagna "Non è un veleno" a favore della pillola abortiva
"La pillola RU486, che non necessita più di ricovero ospedaliero, non è certo una caramella, bensì una sostanza tossica per l’ambiente uterino"
A parlare è Alice Merlo, una giovane donna che nei mesi scorsi ha raccontato la propria esperienza
Si inaspriscono i toni in vista della manifestazione che si terrà sabato pomeriggio organizzata da circa 40 associazioni femministe e altri soggetti, oltre che con l'appoggio di 5 sindaci del territorio
Un nutrito gruppo di soggetti e associazioni che si battono sulle tematiche femminili si danno appuntamento per una manifestazione che si terrà in piazza Ordelaffi a Forlì
Lo afferma il deputato romagnolo Marco Di Maio a proposito della campagna "Stop aborto" diffusa su tutta la Romagna e non solo
La campagna anti-aborto della associazione "Pro Vita e Famiglia Onlus" - che ha già suscitato aspre polemiche - ha fatto tappa lunedì anche alla Chiesa del Castellaccio
Così 36 realtà tra associazioni, sindacati e associazioni di categoria a commento della nuova campagna di Pro Life contro la pillola abortiva Ru486
"Con questi cartelloni si vuole mandare un messaggio chiaro: non esiste il diritto di uccidere una persona umana"
“Il sindaco di 'tutti i cittadini di Forlì' non risponde alle domande della cittadinanza. E’ stato necessario un question time in Consiglio Comunale per ricevere una risposta confusa e distorta"
Protesta contro la scelta del sindaco Zattini di non rimuovere i contestati manifesti anti-aborto il comitato del partito politico 'Possibile' di Forlì-Cesena
Il Comune non interverrà per rimuovere i manifesti anti-aborto affissi dalla fine di dicembre a Forlì come in molte altre città. Un nutrito gruppo di associazioni femministe ne chiedevano la rimozione come “pubblicità ingannevole”
"Paragonare la pillola abortiva RU–486 ad un veleno, oltre che una bufala, è un chiaro segnale della volontà di togliere la libertà di scelta alle donne", affermano i dem
L'affissione, già oggetto di polemica in altre città italiane e della Romagna, trova ora il netto dissenso anche delle associazioni femministe di Forlì, che chiedono la rimozione dei manifesti dalla città.
"Mai avrei creduto di dovermi giustificare per essere andato a messa". Lo sottolinea il sindaco di Forli', Gian Luca Zattini, rispondendo lunedì pomeriggio in Consiglio comunale al question time
"Vogliamo esprimere solidarietà alla comunità Associazione Papa Giovanni XXIII e al sindaco di Forlì Gianluca Zattini per gli attacchi e le ingiuste critiche ricevute"
Dopo le sue ambigue esternazioni di qualche mese fa sul “diritto a non abortire”, il Sindaco Zattini si esibisce in un nuovo attacco alla legge 194"
Intanto la Regione si adegua alle disposizioni nazionali, introducendo la possibilità di utilizzare, d’ora in poi, la pillola RU486 fino alla nona settimana di gravidanza
Il primo cittadino era intervenuto per specificare che "alla pari del diritto dell’interruzione di gravidanza questa giunta riconosce il diritto a non abortire"
Il segretario della Lega Matteo Salvini, a Rimini per il congresso nazionale del Sap, ha evidenziato che "il 70% degli aborti sono fondati su motivi economici"
"Questa amministrazione non predilige una scelta piuttosto che un’altra ma le custodisce entrambe, nel rispetto della donna e della vita che si appresta ad accogliere"