La questione Electrolux, che tocca direttamente lo stabilimento di Forlì schizza in cima all'agenda politica nazionale con la sua proposta choc di sostanziale dimezzamento degli stipendi per allinearsi con le paghe in Polonia
I socialisti forlivesi sono fortemente preoccupati per le vicende legate alle sorti degli stabilimenti Electolux ed in particolare per quello che ha sede a Forlì.
La reazione alle richieste dell'azienda, fatte lunedì durante l'incontro a Mestre, arriva da Antonio Mattioli, responsabile politiche contrattuali, segreteria Cgil Emilia-Romagna
Il taglio immediato sarebbe di circa il 12% del costo del lavoro, mentre un altro 3% sarebbe applicato nei prossimi tre anni. Niente più premi e con sei ore lavorative al giorno senza ammortizzatori sociali
"La situazione è talmente assurda che si fa fatica a crederci. Ma andiamo per ordine: L’azienda, qualche mese fa, annunciava l’ intenzione di delocalizzare in Polonia gli stabilimenti italiani del gruppo Electrolux"
"Ora molte delle grandi aziende del nostro territorio decidono, più per motivi di maggior profitto che di necessità, di chiudere gli stabilimenti o azzerare i diritti dei lavoratori"
"Data la complessità della situazione – ha aggiunto Bartolini – ho depositato una risoluzione nell’Assemblea legislativa nella quale ho chiesto alla Giunta regionale di promuovere tempestivamente, in ottemperanza al Patto per attraversare la crisi, un tavolo istituzionale al quale invitare i vertici forlivesi di Electrolux"
Il presidente della Provincia di Forlì-Cesena, Massimo Bulbi, e il sindaco di Forlì, Roberto Balzani, hanno sottoscritto e inviato una lettera ufficiale ai ministeri delle Attività produttive e del Lavoro
Vertice in Provincia, mercoledì mattina, sulla vicenda Electrolux. L'azienda il 24 ottobre scorso ha dichiarato una ulteriore riorganizzazione a livello europeo
Nella giornata di mercoledì si sono svolte le assemblee presso lo stabilimento Electrolux di Forlì al fine di informare i lavoratori in merito all'incontro a Mestre con la Direzione del Gruppo e per definire le iniziative di lotta
Nella vertenza Electrolux intervengano direttamente i presidenti delle quattro regioni in cui si trovano gli stabilimenti della multinazionale svedese . E' la richiesta che i segretari di Cgil Lombardia, Friuli, Emilia Romagna e Veneto
Si è svolto nella mattinata di martedì l'incontro convocato dalla Prefettura di Forlì, su richiesta delle Organizzazioni Sindacali di categoria FIM FIOM UILM e della RSU di stabilimento, in merito alla crisi che sta investendo tutti gli stabilimenti italiani del Gruppo Electrolux
Sindacati in piazza venerdì mattina per protestare contro i contenuti della Legge di Stabilità. La manifestazione è iniziata davanti ai cancelli dell'Electrolux
Sciopero non previsto giovedì all''Electrolux, quando i lavoratori sono di nuovo scesi in strada per dire 'no' alla politica di tagli confermata all'Azienda
Dopo lo sciopero di giovedì scorso, quando un enorme corteo di lavoratori ha paralizzato la via Emilia, questa settimana gli scioperi stanno proseguendo in forma articolata per incidere sulla produzione
Giovedì si sono svolte nello stabilimento forlivese di Electrolux le assemblee sindacali per informare i lavoratori e le lavoratrici delle decisioni annunciate dal Gruppo Electrolux nei giorni scorsi
I massimi livelli della Regione non sottovalutano il velato annuncio di possibile delocalizzazione dell'Electrolux. Con una nota il presidente della Regione Vasco Errani e l'assessore Muzzarelli esprimono "preoccupazione"
E' stato firmato martedì mattina, in Provincia, anche con la presenza della Regione Emilia-Romagna, l'accordo per lo stabilimento Electrolux della proroga di dodici mesi della cassa integrazione
“Ricordiamo – scrivono Fim, Fiom e Uilm - che in almeno tre occasioni, tanto i delegati sindacali componenti la Rsu, quanto i segretari, avevano segnalato la possibile presenza di irregolarità nella gestione del “rischio da interferenza”"
Per Forlì è stato riconfermato che i due anni di solidarietà partiranno dopo l'esaurimento dell'ultima proroga della cassa integrazione straordinaria e quindi a ottobre 2014. I lavoratori hanno votato martedì e mercoledì a favore dall'accordo, che sarà firmato venerdì a Mestre