Le ispezioni hanno riguardato tre ditte specializzate nella produzione di divani, individuate dopo una preventiva attività info-operativa fornita dall’Arma territoriale in sinergia con il Nucleo Ispettorato del Lavoro di Forlì-Cesena
Il titolare del locale in questione è stato sanzionato per un importo di oltre 40mila euro per l’impiego di personale non in regola e l’attività è stata sospesa sino all'avvenuta regolarizzazione dei lavoratori interessati
L’attività ispettiva, di natura sia ordinaria che tecnica, è stata finalizzata alla verifica della regolare occupazione dei lavoratori e al rispetto delle norme in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro.
L'attività delle Fiamme Gialle rientra nell'ambito dei controlli coordinati dalla Prefettura finalizzati a verificare il rispetto delle norme contro la diffusione del covid-19, spesso abbinati con il contrasto del sommerso da lavoro
Lavoratori in nero anche irregolari in Italia. E' quanto hanno scoperto i carabinieri nell'ambito di un controllo di un'azienda cinese che opera nel settore tessile
Le indagini, condotte dai Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Forlì-Cesena, coordinate dal sostituto procuratore Fabio Magnolo, sono iniziate nel novembre del 2017
Nel corso dell'attività che ha interessato il territorio provinciale sono state elevate sanzioni amministrative per 31mila euro ed ammende per 5200 euro
“Sono dieci anni che qui - dice il sindacalista - abbiamo incrociato il problema occupandoci di sei lavoratrici e un lavoratore dell'est sfruttati da una caporale rumena con uno spessore criminale rilevante"
"Sono stato trattato come un criminale", disse a caldo Barchi, che non si lamentò tanto per il controllo in sé, ma per le sue modalità, avvenuto a locale pieno
Fabrizio Ragni, capogruppo di Forza Italia in Comune e coordinatore provinciale degli azzurri a Forlì-Cesena, in relazione alle statistiche annuali 2017 presentate nei giorni scorsi nella sede dell'Ispettorato territoriale del lavoro di Forlì e divulgate dall'Ugl
Nell'incontro, che si è svolto nella sede dell'Ispettorato territoriale del lavoro coordinato dal capo dell'Ispettorato Territoriale Roberto Sabbatucci, alla presenza di istituzioni e forze dell'ordine, sono stati presentati i risultati dell’attività di vigilanza del 2017
Nel corso dei sopralluoghi, assieme a personale civile dell'Ispettorato del Lavoro, sono stati constatati i 5 lavoratori in nero, al lavoro nei locali oggetto di ispezione
Assieme al personale civile dell'Ispettorato, i carabinieri hanno effettuato una serie di controlli in strutture ricettive e commerciali della provincia, 6 attività in totale
La Flai Cgil di Cesena e Forlì esprime soddisfazione per l'impegno di contrasto al lavoro nero ed al caporalato nel territorio Romagnolo della Guardia di Finanza
"Il lavoro nero lede i diritti dei lavoratori e determina situazioni di concorrenza sleale, a discapito dei soggetti economici che operano nella legalità"
E’ questo il risultato di mirata operazione condotta dalle Fiamme Gialle forlivesi, volta al contrasto al lavoro nero ed irregolare nelle colline forlivesi, che ha riguardato un’azienda di servizi con sede legale in provincia di Verona
Mattei è stato impegnato in un tour nel territorio, incontrando i rappresentanti sindacali ed i lavoratori delle principali imprese del settore agricolo e avicunicolo
Stando ai dati aggiornati al primo ottobre dell'anno scorso il lavoro nero in Regione Emilia-Romagna si attesta al 52%. Per lo più l' irregolarità riguarda giovani precari e stranieri
Confcooperative denuncia gli effetti di questa concorrenza sleale nei confronti di imprese cooperative sociali che da sempre combattono l'irregolarità contrattuale, assicurando assistenza domiciliare sicura e professionale alle famiglie
Ben 39 gli extracomunitari denunciati a piede libero (sette bengalese, sette senegalesi, sette cinesi, tre tunisini, tre marocchini, tre pakistani, due ucraini, due moldava, un domenicano, un macedone, un egiziano, un algerino ed un ivoriano).
Il caso più eclatante ha riguardato un noto e frequentato circolo di Forlì, dove un normale controllo ai fini fiscali e di verifica del corretto adempimento delle norme in materia di lavoro ha evidenziato che il locale era in realtà un vero e proprio ristorante