Martedì scorso, la Squadra Mobile di Forli, ha arrestato in flagranza un uomo di 80 anni, considerato responsabile di maltrattamenti e lesioni aggravate nei confronti della moglie di 72 anni
Nel tempo, l’uomo, secondo la versione dei fatti riferita dalla donna ai militari, ne aveva completamente annientato la personalità, isolandola da tutto e da tutti, facendole perdere il lavoro, le amicizie e qualsiasi tipo di rapporto sociale
Ha completamente perso la testa, sotto i fumi dell'alcol, al punto da spaccare tutto quanto ha trovato in casa, utilizzando due coltelli, il primo dei quali rotto per la stessa furia con cui scagliava i colpi
Un incubo durato oltre un anno dal quale l'hanno liberata i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Meldola, guidati dal sottotenente Gino Lifrieri
Il 55enne abita con i propri genitori e, secondo quanto ricostruito dagli investigatori, da accordi con gli altri fratelli, si sarebbe dovuto occupare dei familiari durante le ore notturne
L'arresto è l'epilogo di un'attività investigativa, coordinata dal sostituto procuratore Federica Messina, iniziata subito dopo la denuncia della donna
Le indagini condotte dai militari hanno consentito di ricostruire che, negli ultimi mesi, si erano susseguiti diversi episodi di maltrattamenti da parte dell’uomo
Secondo quanto ricostruito dagli uomini dell'Arma, attivati dalla denuncia della donna, l'individuo per più volte non avrebbe rispettato gli obblighi prescritti dalla magistratura
"Stare dalla parte delle vittime è un atto di civiltà doveroso e necessario - afferma il presidente della Regione, Stefano Bonaccini -. Schierarsi con loro per testimoniare, con atti concreti e immediati, che le istituzioni non lasciano solo chi ha subito un reato grave è il senso del nostro impegno nella Fondazione"
L'aguzzino, un operaio 29enne di nazionalità marocchina, in regola col permesso di soggiorno e residente in un comune dell'entroterra forlivese, è stato arrestato
Gli agenti della Seconda Sezione, che si occupa dei reati contro la persona, coordinati dal sostituto procuratore Claudio Santangelo, hanno liberato dall'incubo la vittima
I successivi accertamenti hanno anche permesso agli inquirenti di ricostruire altri episodi in cui i genitori, a quanto pare anche recentemente, erano stati vittime di violenze