Moschea di via Fabbretti: "200 persone nelle sere di Ramadan, dal Comune un muro di gomma"
Il Ramadan ha portato al centro Afaf di via Fabbretti notevoli affluenze, sempre oltre 200 fedeli presenti contemporaneamente
Il Ramadan ha portato al centro Afaf di via Fabbretti notevoli affluenze, sempre oltre 200 fedeli presenti contemporaneamente
Via Fabbretti fa un salto indietro di due anni nell'annoso problema di convivenza col centro di preghiera che si trova nella stretta strada
"Anche a dispetto delle limitazioni imposte dalle disposizioni nazionali anticovid (zona arancione), martedì durante la preghiera serale (fino alle ore 21.45) il centro islamico ha visto la presenza contemporanea di un numero di persone intorno alle 40 unità"
A dirlo è Fabrizio Ragni, vicecoordinatore provinciale di Fratelli d’Italia Forlì-Cesena e componente del direttivo del Circolo comunale forlivese di FdI Caterina Sforza
Lo scorso mese il comitato ha diffidato il Comune perché ottemperi alla chiusura del centro di preghiera, dopo la cancellazione di Afaf dal registro delle Aps
Su questa situazione interviene il vicesindaco Daniele Mezzacapo: “Nello stabile di via Fabbretti c'è una piccola porzione, inferiore ai 100 metri quadri di superficie, in cui sono consentite dal punto di vista urbanistico le attività di preghiera"
Presenza costante e frequente della polizia locale, per monitorare i flussi dei fedeli, e stop alla preghiera del venerdì, quella che causava maggior disagio considerati gli elevati numeri di affluenza di persone in via Fabbretti
Il Comune di Forlì per bloccare l'attività della moschea di via Fabbretti, piccola traversa circa di via Ravegnana, ha chiesto alla Procura della Repubblica il sequestro preventivo
“Mi fa piacere che il mio interessamento alla vicenda di via Fabbretti abbia risvegliato il torpore di Mosconi che, improvvisamente, si ricorda di essere assessore con delega all’integrazione"
Silenzio di due candidati su cinque sulle problematiche della moschea di via Fabbretti. Lo rileva in una nota il comitato dei residenti della via e del Foro Boario
A riferire l’orientamento della Giunta regionale è il consigliere della Lega, Massimiliano Pompignoli
Stop alle preghiere nel centro islamico di via Fabbretti? “Personalmente aspetto di vedere la conclusione del vaglio da parte della Regione delle osservazioni mosse dall’associazione Afaf"
"Chiediamo alla Regione - esordisce l'esponente del Carroccio - che si esprima con urgenza e definitivamente sul centro culturale islamico"
“I frequentatori della cerimonia religiosa del venerdì sono normalmente ben superiori, arrivando molte volte a superare le 200 unità", spiegano i residenti
Essendo ancora pienamente operativa come Aps, venerdì alle 13 si è tenuto il rito religioso (quello di venerdì è la preghiera più frequentata dai musulmani)
A dirlo è Gian Luca Zattini, candidato a sindaco per il centro destra a Forlì che commenta così la vicenda del centro islamico di via Fabbretti
È il consigliere regionale della Lega, Massimiliano Pompignoli, a intervenire nel merito dell’annuncio fatto in Consiglio comunale martedì dall’assessore Raoul Mosconi
Il centro di preghiera di via Fabbretti, piccolo vicolo della zona di via Ravegnana, ha ricevuto da alcuni giorni un preavviso di cancellazione dall'elenco regionale delle associazioni
"Questa apertura con relative visite guidate è programmata per le giornate di sabato e domenica dalle 10,30 alle 12.30”.
L'assessore alle Politiche d'integrazione sociale, Raoul Mosconi, risponde al questione time del capogruppo in Consiglio comunale di Forza Italia, Fabrizio Ragni
Ragni annuncia la presentazione di un question time su questo scottante argomento da discutere nella prima seduta utile del consiglio comunale
L'esponente del Carroccio chiede al Viminale "se intenda adottare provvedimenti di denuncia nei confronti di quei sindaci che manifestano un atteggiamento ostativo e non procedono alla chiusura immediata delle moschee abusive presenti nei loro Comuni”.
I centri islamici irregolari sono “da chiudere subito”: la Lega alza i toni e chiede provvedimenti più severi. Nel mirino anche la LR 34/2002