26 dicembre: gli Ussari a Forlì
La fine del 1813 segnò il passaggio dalla dominazione napoleonica a quella austriaca, tra segni di continuità e fratture insanabili.
La fine del 1813 segnò il passaggio dalla dominazione napoleonica a quella austriaca, tra segni di continuità e fratture insanabili.
Borgo Cotogni in festa, ieri come oggi. Nonostante le intemperie, la tradizione continua tra torroni e benedizioni degli occhi.
Il 7 ottobre 1466 la giovanissima moglie di Pino III Ordelaffi muore: avvelenamento o morte naturale?
Per la serie: forlivesi da ricordare, la storia quasi sconosciuta di Cesare Majoli. Tra piante e insetti, fu un sommo illustratore del creato.
La Rocca di Ravaldino, da qualche parte, nasconde i resti di un giovane Ordelaffi: Sinibaldo II. Qui morì e non si sa dove fu sepolto.
Tra sacro e profano, ecco le antiche occasioni che per secoli hanno dato vita alla città. E oggi? Un calendario di ricorrenze molto sentite dai forlivesi.
Sono stati presentati domenica pomeriggio, nell'Abbazia di San Mercuriale, gli ultimi risultati delle indagini di laboratorio sulle reliquie su San Mercuriale
Mussolini non vince ma convince: questo l'esito delle prime elezioni a suffragio universale maschile tenutesi nella "Repubblica pannocchiesca" il 26 ottobre 1913.
Nel 1636 al centro di piazza Saffi sarà innalzato un monumento marmoreo poi rimosso nel 1909, frettolosamente, ma in seguito ad annose polemiche. Era dedicato alla Madonna del Fuoco.
Le tracce dell’ordine religioso cavalleresco si nascondono tra corso Garibaldi e viale Bologna
Fino al 1921 in Romagna e in particolare a Forlì era un gioco assai seguito, tanto che a Roma, al Foro Italico, la nostra provincia è rappresentata proprio da lui, il giocatore del pallone col bracciale. Scopriamo insieme come funzionava questo gioco!
In via Maroncelli, un palazzo ha una storia che lo lega ad Aurelio Saffi e alla massoneria forlivese. Simbologie più o meno nascoste lo rivelano ancora.
L'ora legale fu introdotta in Italia nel 1916. La novità non piacque molto all'attento Filippo Guarini mentre i forlivesi non sembravano volersi adattare.
Dopo l’8 settembre, Forlì è tedesca: frammenti di un’occupazione dolorosa
Settembre 1796: cosa mangiavano le monache di Santa Chiara? E gli agostiniani? Un confronto sulle liste della spesa di due monasteri forlivesi.
Il culto delle reliquie a Forlì sarebbe un argomento troppo vasto da tratteggiare qui. Ci si limiti a due esempi: un cranio dal passato e delle tavole dal presente.
Fuochi d'artificio e corse di cavalli in piazza tra il 29 e il 30 agosto 1846: è la "Festa del perdono". I forlivesi salutano con entusiasmo l'iniziativa del nuovo Pontefice.
Nel 1894 il Comune istituì una “Scuola Comunale di Disegno Applicato alle Arti e ai Mestieri”, che comprende solo una classe con corsi diurni e serali
L'11 agosto 1798 vengono soppressi due grandi monasteri femminili di Forlì. Che fine fanno le monache dopo la secolarizzazione voluta dai francesi?
E se al centro della città ci fosse una fonte? Per qualche tempo quest'idea fu presa sul serio. Storia di un progetto mancato.
Un piccolo oratorio nel cuore di congregazioni scomparse con l'arrivo dei francesi: i Battuti Bianchi e la Venerabile Compagnia degli Ortolani.
La Forlì curiosa, godereccia e raffinata, frequentava una sala importante in via Tavani Arquati. Una storia tutta novecentesca: sarà abbattuta nel 1997.
Il giugno del 1776 per Forlì significa grande musica. Si alza il sipario del Teatro: clamorosa istituzione culturale da recuperare.
Il 5 giugno 1864 apre al transito la Barriera Mazzini. Il 19 maggio 1944 sarà bombardata. Tra queste due date la storia di una città scomparsa.
San Mercuriale brucia. Negli ultimi giorni di primavera del 1914 una turba dà fuoco alla porta dell'abbazia: è la "settimana rossa".