Basta leggere le cronache del tempo, tratte dal “Diario degli Avvenimenti in Forlì e Romagna dal 1939 al 1945” di Antonio Mambelli e da “Usfadé” di Salvatore Gioiello e Lieto Zambelli, per capire che a Forlì, nei giorni che precedettero la data convenzionale della Liberazione d’Italia dal nazi-fascismo, le pene della popolazione non erano certo cessate
"Il libro, il film-documentario e la mostra sono stati presentati in sei iniziative pubbliche facendo registare ogni volta un'ottima partecipazione di pubblico
Nel caso specifico fu istituita una ristretta Commissione Speciale di Sanità composta, per citare solo i personaggi storicamente più noti, dai conti Giuseppe Mangelli e Antonio Colombani
Gli affreschi inneggianti ai “trionfi” del fascismo, che Francesco Olivucci aveva realizzato nel salone d’onore della Prefettura per un’ampiezza di ben 150 metri quadrati, non sono più visibili, forse scialbati nel secondo dopoguerra. La studiosa Flavia Bugani è convinta che, con le moderne tecniche potrebbero anche essere recuperati
Impoveriti dalle guerre che Francia e Spagna avevano mosso per contendersi i fragili Stati italiani, ai forlivesi, nel XVI Secolo, fu imposta la sobrietà.
Come siamo sopravvissuti al colera, alla peste e alla Spagnola. Secondo l'antropologo Mirko Traversari la quarantena è la soluzione per contrastare l'epidemia
L'analisi del professore: "L'umanità in passato ha sempre cercato di rimuovere il ricordo delle epidemie. Se dopo la crisi la vita sociale tornerà alla normalità ce ne dimenticheremo"
Angelo Masini, conosciuto in tutto il mondo per la straordinaria voce e apprezzatissimo dallo zar di Russia e dallo stesso Giuseppe Verdi, si trasferì nella sontuosa dimora di Borgo Cotogni nel 1881. Nel 1904 fu uno dei primi a Forlì a comprarsi un’automobile
Letteralmente sventrato dall’attacco aereo del 19 maggio 1944 sul fronte di viale Vittorio Veneto, l’ex Distretto militare appare invece integro nella parte che si affaccia su via Felice Orsini. Quegli ambienti hanno dato insperato riparo ad un centinaio di forlivesi privati di tutto dai bombardamenti. La testimonianza inedita di Loredana Zaccarini: “Ho vissuto fra quelle mura per 14 anni”.
Nel corso dei prossimi mesi due importanti opere della Pinacoteca Comunale di Forlì come "Il Pestapepe" e "La dama dei gelsomini" saranno prestate a prestigiosi musei francesi per essere esposte in occasione di importanti rassegne d'arte.
Poco prima dell’ultima guerra, lo scomparso Palazzo Orselli si ritrovò al centro di un ipermercato “ante litteram”, “E Borg dal Sarach”. In quella fila di negozi che si fronteggiavano in via Quadrio, si poteva star certi di trovare qualunque cosa
Il programma della festa del 4 febbraio, nel solco di una tradizione che nasce a Rio Petroso, borgo abbandonato sul Passo del Carnaio, da cui proviene il maestro Lombardino. Recenti studi affermano che l’icona mariana estratta illesa dal rogo forlivese del 4 febbraio 1428, sarebbe la stessa scampata alcuni anni prima ad un altro incendio divampato proprio a Rio Petroso