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160 chilometri su e giù per le Foreste Casentinesi: l'impresa di Cristian Caselli

Cristian Caselli, fortissimo atleta aretino, ha affrontato la sua avventura di 160 chilometri con quasi 8000 metri di dislivello positivo. Venerdì mattina alle 5 è partito da Badia Prataglia e ha tagliato il suo traguardo personale dopo 36 ore di corsa con un breve tappa, (4 ore per dormire) al Rifugio Cà di Sopra sopra la Diga di Ridracoli. "L’idea di correre lungo un percorso che marcasse i confini del Parco nazionale - ha raccontato Caselli - è nata un anno fa. In questi chilometri ho visto i luoghi più belli del Parco, Eremo di Camaldoli, i prati della Burraia, il piccolo Borgo di Serignana dove gli abitanti mi hanno fatto trovare un ristoro fornitissimo con i prodotti locali, la cascata di Acquacheta, le Grotte urlanti vicino a Premilcuore, San Paolo in Alpe, la Diga di Ridracoli, La Lama, Pietrapazza, e La Verna".

"Sarebbe bello - ha concluso Caselli - che questo “giro” divenisse un percorso permanente per valorizzare il territorio toccando i luoghi più suggestivi e le località più caratteristiche dove potersi ristorare e pernottare durante la percorrenza di questo anello e poter magari creare così una nuova Alta Via nel Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna". "Il trail running è connotato da un forte profilo etico (solidarietà, correttezza verso gli altri atleti) e sul massimo rispetto degli ecosostemi in cui si corre. E' quindi un agente attivo della sensibilizzazione ambientale. Al contempo mobilita le competenze e la voglia di stare insieme nel Parco di tanta gente per un evento di valorizzazione che ha anche una importante ricaduta economica", commenta il presidente, Luca Santini. 

Per il video: immagini fornite dall'ufficio stampa del Parco Nazionale della Foreste Casentinesi

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