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"8 marzo 2020", gli imprenditori raccontano in un docu-film il loro lockdown: "Tanta voglia di ricominciare"

Un documentario per raccontare quali sono stati gli effetti della pandemia sulle storiche attività forlivesi. È “otto marzo duemilaventi”, il docu-film prodotto dall’associazione culturale Di Scena in Scena e diretto da Andrea Petrini e Patrizio Orlandi, che è statao proiettato giovedì sera alla Fabbrica delle Candele. Il film, patrocinato dall’assessorato alle Politiche Giovanili del Comune di Forlì, è stato girato la scorsa primavera e racconta com’è cambiato il destino di nove esercenti dando la parola a Romagnola Profumi, Sporting Planet, Achena LookMaker nr.5, Multisala Astoria, Drogheria Gitana, l’Osteria L’Amorosa, La Marì d’Otello, Panoramico e La Sosta.

Andando oltre l’impatto economico, gli intervistati hanno ripercorso la data spartiacque della loro vita professionale: l’8 marzo 2020, quando un decreto dell'allora premier Giuseppe Conte segnò l’inizio di un cambiamento di vita dapprima in alcune province del nord, e in seguito in tutto il Paese. Forlì e l’Italia iniziavano a chiudere le serrande e a traghettarsi online per limitare gli spostamenti, ad accaparrarsi mascherine e gel disinfettanti mantenendo la distanza di almeno un metro dagli altri senza sapere quando si sarebbe tornati alla normalità. Iniziava il lockdown, una quarantena durata oltre sessanta giorni che ha cambiato le abitudini di ciascuno. A “Otto marzo duemilaventi” hanno partecipato Fabio Battistini, voce narrante e intervistatore, Matteo Neri, fonico di presa diretta, Caterina Sbrana, sceneggiatrice e Andrea Bonavita, dronista.

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