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Le macchine d'arte dell'inventore forlivese Eltore Elica aprono la mente

Quando si apre la porta di casa di Eltore Elica (nome d’arte di Fulvio Russo, 68 anni, costruttore di macchine d’arte) nulla è più come sembra, bisogna scrollarsi di dosso condizionamenti e preconcetti ed aprire la mente, oltre che gli occhi. Affidarsi ai sensi e cercare di tornare un po’ bambini.  “Queste sono opere che hanno una vita, il visitatore viene coinvolto e fa la sua personale strada – esordisce Elica -. Noi siamo abituati ad usare un unico senso per l'arte: la vista. L’arte va odorata, ascoltata, le opere ci possono telefonare, farci sentire i profumi della primavera. L’artista deve scomparire perché chi beneficia dell’arte diventa il protagonista”. Nella sua casa ogni cosa è un’opera d’arte: dagli orologi ai vasi di fiori, dai quadri alle radio, ai telefoni, ai lampadari. Ovunque ci si giri si scorge qualcosa che non è come sembra.

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