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I cimeli di Secondo Casadei esposti in Comune, c'è anche il suo mitico violino: "Un percorso culturale irripetibile"

"Secondo Casadei, Forlì e la Romagna. Una lunga storia d'amore", è il titolo della mostra curata da Mario Russomanno, corredata da relativo catalogo, che inaugurata venerdì sera e aperta al pubblico fino all’11 settembre. Ideata per l'occasione, e realizzata con il supporto dello staff dei Musei Civici, espone materiale storico proveniente dalla Famiglia Casadei, restituendo il percorso umano e professionale del musicista la cui attività, pur in una epoca ancora lontana dai riflettori della comunicazione, contribuì in modo determinante alla creazione della identità culturale romagnola. Entrando nel salone comunale sarà possibile seguire, attraverso immagini d'epoca rare e audiovisivi, la evoluzione della musica folk nel novecento, indirizzata dal maestro di Gatteo. Il pubblico potrà apprezzare anche il violino di Casadei, quasi mai uscito dalla sua abitazione, il suo grammofono, e molti altri oggetti. Tra essi gli abiti di scena di Arte Tamburini e Palma Calderoni, celebri cantanti della Orchestra Casadei. Spazi specificii della mostra sono dedicati al passaggio di consegne, sentimentale e professionale, tra Secondo e suo nipote Raoul Casadei e al quarantennale, intensissimo, rapporto tra Casadei e la città di Forlì, suo dichiarato luogo del cuore

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