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Anche a Forlì le pietre d'inciampo: "Salvo nella Shoah, mi sento ancora un sopravvissuto ogni giorno della mia vita"

Martedì mattina in Corso Garibaldi 2 sono state scoperte le prime Pietre d'inciampo di Forlì. Con le pietre di commemorazione delle vittime locali della Shoah vengono ricordati in particolare Nissim Matatia (nato nel 1889, arrestato a novembre nel 1943, deportato nel 1943 ad Auschwitz e assassinato il 27 aprile 1944), Matilde Hakim (nata nel 1897, arrestata l’1 dicembre 1943, deportata il 30 gennaio 1944 e assassinata), Nino Matatia (nato nel 1924, arrestato l’1 dicembre 1943, deportato nel 1944 ad Auschwitz, liberato), Camelia Matatia (nata nel 1926, arrestata l’1 dicembre 1943, deportata il 1944 ad Auschwitz e assassinata) e Roberto Matatia, nato nel 1929, arrestato a novembre 1943, deportato 1943 ad Auschwitz e assassinato il 18 gennaio 1944).

Scoperte le prime Pietre d'inciampo

Tra gli altri ebrei ricordati a Forlì: in corso Diaz 63 Remigio Diena, nato nel 1923 e arrestato l’8 marzo 1944, deportato nel 1944 ad Auschwitz e assassinato nel 1945, mentre in corso della Repubblica 108: Gustavo Saralvo, nato nel 1890, arrestato a giugno nel 1944, imprigionato nel 1944 a Marradi, morto il 27 giugno 1944. In via Giorgio Regnoli, 88 Renzo Saralvo, nato nel 1891, sopravvissuto nascondendosi e Celeste Sonnino, nata nel 1901, sopravvissuta nascondendosi. Nell'omonima piazzetta si ricorda Don Pietro Garbin, nato nel 1907, dava rifugio ad ebrei e fu arrestato in agosto del 1944, torturato, liberato in agosto 1944. In via Bruni, 16 Itala Spazzoli, nata nel 1904, arrestata il 7 agosto 1944, deportata nel 1944 a Dachau poi liberata; Orsola Franca Ferrini, nata nel 1923, arrestata il 7 agosto 1944, deportata a Dachau poi liberata.

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