"Vai in pace don Luigi": le parole cariche di commozione del vescovo Livio all'ultimo saluto al prete dei poveri
Il vescovo Livio Corazza ha celebrato nella chiesa parrocchiale di Santa Maria del Fiore i funerali don Luigi Burchi, morto alle prime ore di lunedì all’età di 77 anni. Il sacerdote, seppur costretto a lasciare a don Enzo Scaioli, nel 2021, la guida della chiesa di via Ravegnana, aveva continuato a risiedere nella canonica francescana, dove è spirato lunedì al termine di una lunga e dolorosa malattia.
Nato il 1° febbraio 1945 a Roncalceci, nella parte ravennate della Diocesi di Forlì-Bertinoro, era stato ordinato sacerdote il 5 settembre 1970. Laureato in Filosofia, per molti anni ha insegnato religione all’Istituto professionale Ivo Oliveti a Forlì. Cappellano per un biennio a S. Maria Assunta della Pianta, era stato a lungo parroco di San Pietro in Trento, dal 1972 al 2003. Nel frattempo aveva anche assunto per vari anni l’incarico di amministratore parrocchiale di altre comunità: prima Barisano e Poggio, e successivamente Coccolia.
Desideroso di approfondire i suoi studi, si era laureato in filosofia presso l’Alma Mater di Bologna nel 1977. Nel 2003 don Burchi aveva cambiato comunità, sempre nel vicariato ravennate, divenendo parroco di San Pietro in Vincoli, Ducenta e Durazzano, incarico che ha mantenuto sino al 2012. Quell’anno, su disposizione del vescovo mons. Lino Pizzi, era giunto a Forlì per guidare pastoralmente la parrocchia di Santa Maria del Fiore, lasciata libera dai frati Cappuccini dopo una presenza a dir poco secolare.
Nella chiesa di via Ravegnana, don Burchi aveva portato avanti, con l’aiuto della comunità locale, anche la Mensa per i poveri, attiva sin dagli anni ’80 grazie all’indimenticabile padre Lazzaro Corazzi, fino a divenire presidente della San Francesco Associazione Mensa dei Poveri (Sfamp). Il sacerdote ha guidato per anni anche l’Ufficio missionario della Diocesi: in quella veste ha accompagnato diverse volte il vescovo emerito, mons. Lino Pizzi, nelle visite ai sacerdoti forlivesi in missione nelle varie parti del mondo.